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venerdì 4 settembre 2015

Monemvasià

Un'insolito masso in mezzo al mare...

Ci vorrebbe Càrola di "Sombrero"con il suo talento per il disegno...










Il libro di bordo che lei tiene dal 2010 è un piccolo scrigno con la copertina rosso fuoco che rivela, pagina dopo pagina, tanti deliziosi disegni a matita di pesci, barche, isole, baie da non dimenticare...
Ci vorrebbe Càrola, perchè ho una bella storia da raccontare, ma nessuna foto che la fermi nella memoria,... e non so disegnare ...
Monemvasià
21 agosto 2015
Monemvasià vista da Sud Ovest
L'antico borgo di Monemvasià
L'imponente masso che si staglia solitario e ripido a poche centinaia di metri dalla costa piatta del Peloponneso, giungendo da Nord, sembra soltanto una roccia disabitata e arida.
Tutto intorno il blu cobalto di questo Egeo incredibilmente piatto e senza un' alito di vento: quanto sono lontane le Cicladi con i loro 35/40 nodi di Meltemi che non molla mai!
In avvicinamento da Nord
Il colore dell'acqua  all'ancoraggio
Appena svoltato l'angolo appare il paesino , antichissimo , di Monemvasià, con le sue case color ocra, le chiese, le alte mura che lo hanno difeso dagli invasori e la rocca  che domina questo angolo di storia greca, patria del vino" Malvasìa".
Il Paddy Boy  in primo piano
Filiamo l'ancora nella baia a Sud, vicino al ponte sull'istmo sabbioso che collega il macigno imponente di Monemvasià alla terra ferma.
Il buon vinello dorato nasce qui!

Stradine del borgo antico di Monemvasià
 Sotto la chiglia del Paddy Boy appena sei metri d'acqua limpidissima ed un magnifico fondale di sabbia bianca: si vede la nostra catena che si allunga sul fondo, verso il blu del mare aperto...
Robi come sempre si tuffa con maschera e pinne per verificare quanto abbia "agguantato" l'ancora, ma fatte poche bracciate  mi chiama: "Tuffati, prestooo!!! Abbiamo una tartaruga proprio sotto al Paddy!!! Vieni a vedere che grande!!!!"
Monemvasià
 Scendo in acqua da poppa ,ma perdo qualche secondo per lavare la maschera con il detersivo: voglio vederci bene, non sono incontri da affrontare con la vista annebbiata...
La vedo!
Sta brucando delle alghette sul fondo,in un'ansa della piattaforma rocciosa che, da poppa della nostra barca si estende fino a riva.
Spettacolo!
Sembra non avere alcuna fretta(!?),nè alcun timore nei nostri confronti...
Robi cerca "l'incontro ravvicinato del terzo tipo" e tenta di portare la tranquilla bestiola in superficie.
Ce la fa a stento:saranno quindici chili di" Caretta-Caretta"a cui il mio comandante sta veramente rompendo le....
 Li vedo nuotare insieme e la bella tartaruga , con gran calma, sale in superficie per conto suo a prendere aria e poi se ne torna velocemente sul fondo a brucare.
La seguiamo incantati dai suoi occhioni neri e dalle sue potenti zampe , che come mezzo di propulsione acquatica sono veramente eccezionali, mente lei si allontana verso il largo sempre con gran calma...
Wow! Siamo emozionati!!!
Abbiamo nuotato a dieci centimetri da una tartaruga marina! Che bello!!!
Robi torna a bordo mentre io,deliziata dai trenta gradi dell'acqua che mi circonda,esploro questo tratto di mare che sembra comunque un deserto senza vita, "tartarugona" a parte.
Nuoto verso la nostra barca e... la rivedo!!
E' di nuovo sul fondo sotto la chiglia del Paddy Boy, all'ombra della nostra barca, e sta brucando le picole alghe come mezz'ora prima!!!
Deve essere casa sua: gli intrusi siamo noi!
Questa volta mi immergo anch'io e le vado più vicino, mentre lei mangiucchia tranquilla, come fosse su un prato...
Ma cos'è quel movimento impacciato che tenta quando le sono vicina?
 Perchè si muove goffamente usando solo la pinna di sinistra??
 NOOOO!!!
 Ha un amo conficcato nella guancia destra, con un cavo di nylon giallo  lungo solo 20 cm che , attorcigliato alla zampa destra, la blocca in una posizione innaturale.
 Riemergo all'istante.
 "Robiiiii !!!!!!!!! Vieniiiiii !!!!!!!!!!! La tartaruga è ferita !!!!!!!!Dobbiamo fare qualcosa !!!!!!!!!!!!"
Il mio comandante non ci crede: sta preparando il pranzo(momento "sacro" NdR) e non ha voglia di tuffarsi di nuovo...
Per di più si ricorda di averla presa tra le mani qualche minuto prima e lei era riuscita a divincolarsi agevolmente: era tutto a posto.
 Come può essere successo?
Insisto.
 E' ferita, imprigionata dal nylon: non mi sto sbagliando!
 "Porta il coltello da sub: prova almeno a tagliare il cavo giallo!!"
 Capitan Robi , finalmente convinto, si immerge di nuovo per verificare che io non stia dando i numeri...
 "NON è la stessa!!" ,mi grida quando riemerge , togliendosi la maschera,"Questa è molto più grande, avrà almeno quaranta chili!! Ha veramente un amo nella guancia, ma forse è già inglobato nella mascella cornea e non le fa più male. Il problema è la zampa : provo a tagliare il nylon".
 MIO EROE!!!
Seguo tutta la scena stando in superficie:Robi si avvicina con cautela, ma la "Big" Caretta -Caretta non si muove.
 Con un taglio netto il robusto filo giallo cede e libera il muso dalla zampa.
 Adesso viene la parte più difficile: come le togliamo l'amo dal muso?
 Robi tenta di portare "Big" in superficie, ma 'stavolta è lei che "mena la danza" e si porta Robi , aggrappato al guscio ,verso il fondo, con una sola" zampata." OK!
 Almeno adesso è libera di muoversi...
 Un'ultimo tentativo di tagliare il resto del nylon intorno alla zampa fallisce : il coltello affilato potrebbe tagliare la carne invece del filo...
"Big" ci sembra già molto contenta e la vediamo pinneggiare verso il largo.
Per qualche minuto rimane nei dintorni ed esce a prender aria  vicino a noi, poi si immerge definitivamente e sparisce...
Noi siamo felici e quasi commossi:siamo orgogliosi di aver fatto qualcosa di veramente buono...
E' stato come se "Big" fosse venuta a cercarci per essere aiutata...
I suoi occhioni neri rimarranno sempre nel nostro cuore!
La sera stessa, la "magica" Monemvasià ci regala un tramonto rosso rubino su Capo Malea ed una maxi coppa di cioccolato ghiacciato con panna montata al "Malvasia Bar".
In sottofondo musica lirica italiana: ascoltare la Callas che interpreta "la preghiera alla Luna" dalla "Norma", con davanti a noi questo tramonto...ci fa sentire veramente ricchi!!!

3 commenti:

  1. non finirete mai di stupirmi...è sempre bello leggervi.Grazie e baci

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    1. Ciao Alberto! Che bello sapere che ci segui ancòra dopo tanto tempo...Continua così che viaggeremo insieme! Un bacione a te ed Anna!!!!!

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    2. Tutti i giorni da quando ci siamo conosciuti seguo sempre il tuo diario e quando vedo che non viene aggiornato...non ti nascondo che provo una lieve ansia.Anche se so che ormai siete dei veri lupi di mare...eheheh

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