Translate

sabato 25 aprile 2015

Revisione della zattera di salvataggio

Perchè è chiaro che speri di non usarla mai
,ma proprio MAI, ma...se il Fato dovesse accanirsi,
 almeno sai cosa ti aspetta..



Incomincia la revisione
Parlo della zattera di salvataggio della Eurovinil, da otto persone, che normalmente se ne sta ben agganciata all'esterno del roll-bar, a poppa del Paddy Boy.
Qui a Marmaris abbiamo voluto ficcare il naso mentre facevano tutti i controlli del caso sulla nostra attrezzatura di sopravvivenza in mare.
E' stata un'oretta molto interessante anche se la posizione "finger cross" delle dita non si è mai rilassata...









La "pallina", tirata dal cordino, libera il "chiodo" che perfora la valvola di rame della bombola ad aria compressa, che gonfia la zattera


Dotazioni , scarne, di bordo

Pompa per l'aria, manuale


Costo: 100€ il controllo minuzioso di tutte le parti gonfiabili e non, con pesatura della bombola che deve "sparare" l'aria in tutti i tubolari della zattera.
Sotto il pavimento, all'esterno ,ci siono anche quattro "camere di zavorra"che al momento dell'apertura si riempiono d'acqua di mare ed aiutano la zattera a non capovolgersi.
All'interno poche cose : pastiglie per il mal di mare e unguenti per abrasioni o scottature.
Ecco come si presenta la zattera gonfiata
Torcia impermeabile con batterie di ricambio, una spugna, un kit da montare che diventa una  pompa manuale e tante bustine da 150ml di  acqua a lunga conservazione(5 anni).
Marmaris Yacht Marina
Le bustine di acqua potabile, 12 lt in tutto, erano da cambiare: 9€ a litro ,per 12 litri fanno 108€. Costosetta...ma ti salva la vita!
Abbiamo controllato di persona ogni dettaglio: per due persone la zattera è comoda, ma otto esseri umani stivati là dentro ...??!!
Comunque, anche questa è fatta.
Alle scarne dotazioni della " inflatable lifeboard" aggiungeremo una sacca  stagna ,da tenere sempre pronta,con : razzi con paracadute, fuochi a mano , boette fumogene, torcia a led con batterie, forbice, fischietto, coltello, sessola per sgottare e biscotti secchi "stagni",mini-
kit da pesca.
Intanto l'infreddatura beccata a Istambul sta passando e comincia a fare un pò più caldo: dai che si riparte!!!



venerdì 24 aprile 2015

ISLAM: Maometto e le donne velate.

A SX:Costume da bagno "suggerito"alle donne velate
La signora che prepara i ravioli al ristorante
Turiste velate ma non del tutto: si vedono le mani...
Il parco pubblico di Eyup

Giuly versione Islam




Le "babbucce" fatte a mano per la moschea







Perchè coprire questo sorriso?
Bella e serena...senza velo, per scelta.

Meglio così??
Sempre seduta  a gambe incrociate,  nella vetrina del ristorante, a farcire ravioli e pizze

La "moschea Blu "


Il Bosforo dalla moschea di Solimano il Magnifico


La moschea di Solimano il Magnifico

Il lavaggio prima di entrare

la danza dei Dervisci. troppo "turistica"



Giuly in moschea, con le scarpe nel sacchetto e il cappuccio al posto del velo

la preghiera del venerdi

L'imam  che predica e istruisce






Gli abiti per la circoncisione

ISLAM.


         La traccia più evidente di questa religione sono le moschee.
Piccolissime e modeste, oppure incredibilmente belle, immense e sfarzose, le trovi ovunque.
La loro presenza è sottolineata cinque volte al giorno dall'imam che "canta" in arabo, rigorosamente dal vivo, l'invito alla preghiera.
Centinaia di altoparlanti ne diffondono ovunque la melodia. Non lo puoi ignorare , scandisce le ore della giornata,incomincia prima dell'alba, e segue il calendario lunare...
La visita alle moschee è sempre gratuita. Ingresso vietato ai turisti "infedeli"solo durante la preghiera comune.
Noi ,donne non mussulmane, oltre a toglierci le scarpe, come fanno tutti, dobbiamo velarci il capo,spalle comprese e, se l'abbigliamento non fosse adatto, ci viene fornito anche un grembiulone di stoffa da allacciare in vita.
All' interno della "Moschea Blu"(NdR: Il blu deriva dai lapislazzuli finemente macinati con cui sono state fatte le piastrelle che la rivestono),c'è un ufficio di relazioni con il pubblico sempre aperto.
 Ottima occasione per una "intervista" con l'imam che , parlando in inglese, molto gentilmente risponde a tutte le domande.
In breve.
l'Islam è basato sulla responsabilità individuale nel seguire gli insegnamenti del Corano,rivelato da Allah al suo Profeta Maometto, ben seicentosessantanni dopo Cristo.
 Se sei un bravo mussulmano , ti adegui a tutto ciò,pur rispettando le opinioni religiose altrui. Amore, rispetto, carità e preghiera accompagnano ogni momento della vita di un fedele. Questa è la regola: l'uomo, però, ha creato una miriade di eccezioni e di interpretazioni con risultati pesantemente negativi (vedi ISIL...!)
Ataturk, negli anni venti , ha rivoluzionato anche il mondo islamico, inserendo l'alfabeto "occidentale" al posto di quello arabo, anche nel Corano, interrompendo così una tradizione millenaria.
Insieme a noi, a colloquio con l'imam, c'è una coppia di sposi mussulmani. Lei è originaria della Lettonia ,lui, pur alto e biondo(!?), è turco. L'imam offre alla sposa una copia del Corano scritta in arabo, quindi preziosa a tal punto che la bella signora , per prenderla in mano dovrà prima lavarsi ed asciugarsi le mani in segno di rispetto. Il libro viene quindi consegnato al marito, che lo può prendere senza alcuna abluzione preventiva... Quando ci congediamo, l'imam dà la mano solo agli uomini presenti. Non può toccare neanche la mano delle donne...Regole...
Sul magnifico, soffice tappeto di lana rosso a disegni floreali che ricopre tutto il pavimento della moschea, sta correndo ,scatenato, un bimbetto vestito da "pashà": avrà sette anni...
Ci spiegano: sta per essere circonciso all' ospedale.
 Non sarà proprio un bel momento ,ma la famiglia e le regole religiose trasformeranno un attimo di dolore fisico in una giornata di festa,affinchè il ricordo positivo attenui o scacci del tutto quello doloroso della mutilazione subita...Regole...
In un angolo dell'immenso salone alcuni fedeli,uomini , seduti a gambe incrociate, ascoltano le parole dell' imam.
Le donne possono farlo nello spazio a loro riservato, alle spalle degli uomini, dietro ad una grata di legno che le rende invisibili...Regole...
Prima di entrare in moschea, gli uomini devono lavarsi i piedi, le mani ,il viso ... In questi giorni fa un freddo cane, ma i l"lavabo"(parola turca!!!) sono all'aperto e tutti, incuranti di pioggia e vento, si adeguano alla tradizione.
Le donne devono lavarsi al coperto, lontano da sguardi indiscreti, al caldo...
Le donne hanno più diritti, dicono, degli uomini.
Se lavorano, possono tenere il salario per loro stesse, ma sono pagate il 40% in meno dei loro colleghi.
La preghiera del venerdì in moschea è obbligatoria per gli uomini: le donne possono pregare a casa.
In città quasi l'80% delle donne è velato e vestito di nero, con guanti neri a coprire anche le mani.
Alcune ragazze portano dei foulard colorati, sostenuti da un'impalcatura interna rigida che trasforma il tutto in un casco colorato di forma allungata, mentre l'informe palandrana nera a volte è sostituita da un soprabito stile militare,blu o grigio, dal taglio più femminile, con cintura, bottoni e spalline: un nuovo look islamico.
Vi racconto un episodio insolito.
Robi ed io siamo a Eyup, quartiere di Istambul molto religioso, a nord del Corno d'Oro.
 Stiamo mangiando un panino,  seduti sulla panchina del parco pubblico in riva al mare. Intorno a noi molte  famiglie si godono il pic-nic  al sole, uomini e donne velate, accovacciati sui tappeti distesi sull'erba.
 Una coppietta si scambia qualche innocente affettuosità sulla panchina a pochi metri da noi.
 La coppia di poliziotti di ronda si avvicina.
 Gentilmente fanno alzare il giovane e lo allontanano di qualche metro dalla ragazza che, notiamo, è turca,ma in jeans e senza velo.
Assistiamo alla "ramanzina" che i poliziotti rivolgono al giovane: non alzano la voce, ma si vede bene che non accettano certe effusioni (un bacio???!!) in pubblico. Tutto chiarito? Farete i bravi? ...e continuano la loro ronda diurna...
Regole...
C'è molto, moltissimo rispetto per le moscheee, il luogo che le circonda e le regole religiose, ma non in tutti i sobborghi di Istanbul. In centro, quartiere di Sultanahmed, dove si riversa il mondo "miscredente " e coloratissimo dei turisi, si vedono molte floride fanciulle musulmane in minigonna, jeans attillati e,"tette al vento" come si dice da noi.. Una convivenza incredibile di "permesso" e "proibito" che dà l'idea del conflitto che sta vivendo questo Paese.
 Il  governo di Erdogan è rigoroso : vorrebbe riportare la Turchia ad un'osservanza più stretta della religione mussulmana, ma le nuove generazioni a contatto con la civiltà occidentale, fanno fatica ad accettare il "passo indietro " che le aspetta. Chi vincerà?