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venerdì 17 ottobre 2014

KALIMNOS

Kalimnos
A Leros ,oltre ad Angelo che ci ha "farcito " le giornate,alla sera ci siamo rilassati giocando a carte con Debbie e Martin. Il loro "Solon" e' ormai sull'invaso: bisogna curarsi di lui prima di ritornare in Inghilterra. Bella la barca in legno,ma che faticaccia ...!
Si dia inizio al "Paglietto"nuovo per "Solon"

Era semi distrutto...

Rinforzo per il dritto di prua

Paglietto DOC

Martin e Debbie soddisfatti del lavoro


Leros, i mulini di Panteli

Isola di Leros,golfo di Alinda

Isola di Leros,panorama dal castello di Panteli

Alle spalle della chiesetta il golfo di Alinda(Isola di Leros)

(Leros) Panorama del golfo di Alinda dal castello di Panteli

A BIIGGG KISSSSSSS !!!!!!!!!!!!!!!!!!

Scendendo dal castello di Panteli verso Agia Marina (Leros)

Agios Isidoros,golfo di Gourma,isola di Leros

Panteli,Leros, costa E

Panteli : ottimo ancoraggio con Meltemi
Panteli,LEROS
Do' una mano anch'io e rifaccio con fibra di Sisal e uncinetto n 7,il "paglietto di prua" distrutto dalla catena dell'ancora che ci strofinava sopra da anni: che soddisfazione !
Domenica 12 ottobre 2014 trascorriamo la nostra ultima serata a Leros con gli amici inglesi e svedesi a bordo di "Swing" : Martin alla chitarra,Lasse alla tromba, Maria e Robi in pista,Debbie ed io a cantare a squarciagola le canzoni degli Abba." Che bel!"
Lunedi mattina si mollano definitivamente gli ormeggi all volta di Kalimnos, a circa 10 Mn verso S.
Primo ormeggio sull'isola di Kalimnos ad Emporeios,(37°02'N  026°55'E) alla boa della taverna "Artistico": Robi controlla,tutto OK!
MONTAGNE!
 Ecco come appare Kalimnos: una serie di montagne aspre con pareti a stapiombo e grotte immense,quasi orbite buie  che spiano il mare dall'alto.
Mi piace.
 Avevo bisogno di un paesaggio così!
Un autobus collega Emboreios alle altre cittadine dell'isola : ottima occasione per farci un "giro esplorativo" a poco prezzo.
EMBOREIOS, isola di Kalimnos,la boa di ormeggio del ristorante "Artistico"

EMBOREIOS, isola di Kalimnos

Emboreios,isola di Kalimnos

Emboreios,prime piogge,primi fiori dopo la calda estate

Emboreios,isola di Kalimnos

Emboreios al tramonto
Dopo un oretta di strada costiera tra strapiombi e paesaggi mozzafito si arriva a Pothia, capoluogo e porto principale dove arrivano i vari traghetti da tutto il Dodecanneso e da Atene.
Ci si potrebbe fermare qui,al molo comunale, per 30€ al mese, esclusa acqua ed elettricita'.
E un ormeggio molto sicuro,ben protetto da ogni vento,con alle spalle la città che non si ferma mai.
 Ottimi supermercati,tante pasticcerie, pescherie e fruttivendoli ,noleggi di motorini e auto, farmacie e l'ospedale dell'isola a disposizione per ogni emergenza ...MA,anche RUMORE,continuo rumore di traffico.
 NO, non fa per noi.
 Ormai il silenzio delle baie , dove piccoli paesini affacciati sul mare danno il ritmo alle giornate, è diventato un "must" irrinunciabile.
 Per adesso non abbiamo prenotato alcun Marina: siamo alla ricerca del luogo" magico" dove trascorrere gennaio e febbraio, possibilmente non "posteggiati" in uno squallido Marina,e magari in Grecia. Contiamo di navigare ancora tutto novembre e dicembre verso Rodi.
Mercoledi 15 ottobre 2014
Ci spostiamo da Emporeios a Telendos,

Agia Marina, Golfo di Alinda,LEROS

GIULY e DEBBIE

Al Marina di Lakki (LEROS) con Martin,Lasse,Debbie e Maria
un'isola monagnosa di fronte alla costa W di Kalimnos.
Ho scelto questo ormeggio(alla boa anche qui) per poterci godere il panorama di Masouri ,su Kalimnos ,dal mare.
Il Paddy Boy di fronte a Masouri (Isola di Kalimnos)
 Alle nostre spalle il sole che tramonta e davanti le montagne che si tingono di rosa con le luci del paese che punteggiano la costa: potremmo essere sul lago di Ginevra...e invece siamo in Grecia, a nuotare ogni giorno nell'acqua cristallina intorno ai 24°, aria 28°, con il sole e le note del bouzuki in lontananza...
...Felici...

Angelo detto "PONGO"

Giuli, Mario e" Pongo" sul Paddy
Abbiamo la radio SSB,costata "un rene" ,come direbbe Michele, che non funziona.
Mario Bonomi e "Pongo"
Si accende,accetta tutte le impostazioni per ottenere il meteo con Saildog,ma al momento di trasmettere si spegne e annulla tutto. Da impazzire...
Bisogna farla vedere da uno bravo, e, al Marina di Leros,angolino riparatissimo del golfo di Lakki,pieno zeppo di barche a vela,troviamo nientepopodimenoche: "AMALTEA", con Mario Bonomi a bordo.
Giuli e "Pongo" cioè il GRANDE (!)Angelo Boselli


Chi meglio di lui,skipper oceanico con due giri del mondo al suo attivo ???? 
Naaa... scuote la testa sconsolato : non e' il suo campo...niente da fare..ci crolla un mito...lo salutiamo con le orcchie basse...
MA ... SI', uno c'e' che sa tutto di radio ed elettricità!
 Vive a Leros, un italiano,"Pongo"!!
Come la "plastilina"??
 Ebbene si',centotrenta chili,barba brizzolata,capelli fittissimi a spazzola, zoccoli "dr. Sholls", pantaloni mimetici,"T" shirt "sbrisa" e motorino rombante .
Una valanga umana con "info" su qualsiasi argomento e guai se lo interrompi !
 "Pongo" cioe' Angelo Boselli, nato a Milano e residente a Leros, per tanti anni tecnico di telefonia della Sip,  skipper di un tredici metri in acciaio" Pongo"(appunto), attualmente in cantiere  a Parteni .
 Ci ha letteralmente rapiti per due giorni portandoci a conoscere l'isola e la sua bellissima casa ,fatta tutta con le sue mani ,"manone",in collina sopra la baia di Gourna (37°08'N   026°48' E)
Consigliati da Mario Bonomi gli abbiamo messo in mano l'impianto elettrico del Paddy Boy e, in una settimana di duro lavoro,con Robi sempre al suo fianco ,mentre io me ne stavo alla larga in giro in bici per non disturbare, senza mai smettere di insegnare,fare schemi,parlare di ogni argomento dello scibile umano, alla fine "Pongo" ci ha riconsegnato un impianto "pulito",sicuro e perfettamente funzionante.
Quindi : la batteria del motore non "perde" più la carica, il salpa- ancora adesso funziona anche senza mettere in moto il motore, l'elica di prua agisce senza far spegnere il GPS, il pannelo elettrico di controllo si può aprire ed ispezionare, etc. etc.....
Grazie a lui abbiamo anche acquistato su internet un nuovo "smart phone" che , "Non cuoce bene i toasts e la pizza viene male,.."ma in compenso con un contratto WIND di 5€ al mese, ci permette finalmente di consultare il meteo ,collegarci in Skype e usare il "What's up" come "i veri"...
E la radio SSB?
 ....niente da fare...non ne e' venuto a capo nenche lui...

Giovanni: la Storia viva di Leros

Leros, baia di Xirocampos ( 37°05'N   026°52'E )
Ma perche' ci caschiamo sempre???
Xirocampos,alla boa,costa Sdi Leros


Xirocampos (Leros)
 Acqua limpida e calda,ormeggio tranquillo,passeggiata tra la spiaggia e le tavernette con i tavolini sulla sabbia: ma si,andiamo a cena fuori!
"Mama Veta",ristorantino raccomandatissimo da tutti gli skipper inglesi e francesi che incontriamo sul lungomare...Naaaa...! MAI fidarsi dei "nordici": un "bidone" solenne pagato anche caro, cioè 40€ in due, rispetto ai 7€ di "due pitagiros più una birra"che non ci hanno mai deluso...
Sabato 7 settembre
Ci si sposta a Lakki ( Porto Mario Lago) nella profonda insenatura a SW dell'isola di Leros (37°06' N  026°49' E), dove ormeggiamo di poppa con ancora e cime a terra al molo comunale,gratis.

Appena scesi dal Paddy Boy ci accorgiamo che sul marciapiede sono state tracciate con la vernice gialla delle linee che racchiudono la sigla "HCG": Hellenic Coast Guard.La motovedetta ormeggiata una ventina di metri alla nostra sinistra ne dà conferma: e' il loro spazio di manovra e noi ne siamo fuori forse di mezzo metro. Bene! MA..., visto che ogni giorno arrivano almeno dieci barche a vela, perche' non lo scrivete sulla parte VERTICALE del molo,in modo che sia BEN VISIBILE DAL MARE ???'Sti poveri Skipper filano l'ancora ,accostano al molo di poppa,fissano le cime a terra e  SOLO IN QUEL MOMENTO si rendono conto che devono andarsene e rifare tutto da capo una cinquantina di metri più in la'... Finiti i soldi dell'Europa per la vernice gialla??????????
Hellenic Coast Guard
Qui un pezzettino di Italia con la sua architettura "razionalista" e' sopravvissuto alla seconda guerra mondiale e all'incuria greca degli ultimi settant'anni.
Lakki e' completamente diversa dalle altre deliziose cittadine di Leros cioe' Panteli e Agia Marina.
 Il suo passato e' vivo,davanti ai nostri occhi, parla italiano ed ha un nome: Giovanni,91 anni il 22 di ottobre 2014.
Lakki,LEROS,il nostro ormeggio
Giovanni passa ogni giorno con il suo motorino rosso e va a pescare in fondo al molo commerciale.
 Si ferma solo se vede una barca con la bandiera italiana.
 Gli altri equipaggi non li considera...
Giovanni,91 anni,la storia vivente di LEROS
Parla perfettamente la nostra lingua e rispondere alle nostre domande lo fa felice: la sua mente e' vivissima.
 Non perde mai il filo del discorso ed ogni suo racconto e' Storia.
Non viene mai a mani vuote: per noi ha preparato due vasetti di ottima marmellata di uva e mandorle .
Sull'isola vivono parecchi italiani che con santissima pazienza e non pochi problemi burocratici hanno deciso di costuire qui la loro casa.
C'e' l'"AIAL",Associazione Italiani Amici (di) Leros,che tiene vivi i contatti con l'Italia organizzando eventi e mostre.
C'e' tantissimo da imparare sulla storia di quest'isola del Dodecanneso che e' stata territorio italiano dal 1912 al 1947 : mio papà ha vissuto qui otto mesi come marinaio durante la seconda guerra mondiale.
 I suoi racconti ambientati in quest'isola lontana sono stati le mie "fiabe" della buona notte ...
 Da Lakki (Porto M.Lago) con un motorino a noleggio (10 € /giorno) percorriamo in un giorno solo tutte le strade panoramiche dell'isola.
Bellissimi il Forte veneziano di Panteli e l'infilata di mulini a vento che sovrasta la cittadina . Ad Agia Marina ci mangiamo la miglior Pita giros dell'isola ,all'ombra delle tamerici,con il golfo di Alinta davanti a noi.
Agia Marina: ottima Pita giros
A N dlell'isola , sulla sponda S del golfo di Parteni,c'e' l'aeroporto di Leros ed un grande cantiere navale con rispettivo negozio di nautica: Robi ha preparato una lista chilomertica di "cosucce" da acquistare per il Paddy Boy...
Lo lascio con il commesso e mi accomodo nella "hall" del cantiere a leggere uno dei tanti libri messi a disposizione dei clienti : "free library", qui si usa molto...
Dopo un'oretta ricompare Robi sconsolato: non ha potuto comprare NIENTE ! L'omino greco con una cocciutaggine insolita , ti accontenta solo se hai il numero di codice da digitare sul suo amato PC.
" No code,no business" : "Ma vaf..."
Torniamo a Lakki .
Noi abbiamo un "asso nella manica": Angelo Boselli, detto "Pongo",ma questa e' tutta un'altra storia...




Boe di ormeggio in Grecia

  A Patmos rivediamo Martin con i suoi ospiti: Anja e Chris ,cognata e fratello.
Debbie è tornata a Bristol a godersi Remì, il loro primo nipotino nato il primo settembre : cuore di nonna...
Martin, il nonno, "no ciapa macia" e continua a veleggiare insieme a noi sul suo "Solon".
Da Patmos ritorniamo  alla "laguna blu" di Arkoi,poi tocchiamo Lipsoi ed infine raggiungiamo Leros, baia di Xirokampos.
Per noi è la prima esperienza di ormeggio alla boa.
 In settembre c'e' la possibilità di trovarne una libera, forse, verso il primo pomeriggio. In luglio e agosto "NIET "!
 Come in Croazia,ma qui in Grecia le boe sono "free".
La coscienza impone di consumare una cenetta o anche soltanto una buona birra ghiacciata al ristorante che gestisce il campo-boe.
Campo boe a Xirocampos (Leros

Xirocampos (Leros) : almeno una ventina di boe gestite dai ristoranti

Kalimnos : Emporeios Bay, la boa del ristorante "Artistico"
 Nessuna costrizione,nessuna tariffa fissa,solo buona educazione.
 Importante: NON fidarsi MAI della tenuta della boa in questione.
" Manutenzione" in Grecia è una parola sconosciuta e "sicurezza" credo non rientri nel frasario del cittadino medio greco di oggi. Fate voi!
 Robi,maschera e pinne, controlla ogni volta il corpo morto e la catena che assicura la boa : se ne vedono di tutti i colori...
"Groppi" di catene da nave mollate sulla sabbia,quattro o più ancore arrugginite disposte a raggera, pali della luce affogati nella melma con grovigli di cime di nylon, a volte cubi di cemento intorno ai 500Kg da cui esce un anello arrugginito:questi sono i "corpi morti" a cui affidi la tua barca quando sei alla boa in Grecia.
Noi preferiamo stare all'ancora.
La nostra "Delta "a prua,aiutata talvolta dalla "Fortress" in alluminio a poppa, ci fanno dormire sonni tranquilli in queste baie spettacolari che nel Dodecanneso trovi a poche miglia l'una dall'altra: resti ogni volta a bocca aperta !

PATMOS

Due giorni ad Agathonisi con l'ancoraggio nella baia "privata".
Purtroppo le alte colline che circondano la nostra baietta,ci mandano in ombra molto prima del tramonto: peccato!
E' un buon motivo per cambiare isola...
Si va ad Arkoi (12 Mn direzione SW ,37°21' N - 026°45' E ).


Arkoi: si scende a terra per fare due passi in collina

Il nostro Paddy Boy all'ancora nella "Laguna blu"

Arkoi, "Laguna blu"  dall'alto dell'isolotto di Makronisi
Pescetti catturati in pochi minuti con la "pastella segreta"...
Visto il colore dsell'acqua????
La nostra cenetta "verace"

Il tramonto da Arkoi verso Patmos

Altra isoletta che al vederla ti chiedi : "Ma chi te lo fa fare di vivere su uno scoglio così in mezzo la mare?"
Poi ,quando arrivi con la barca e fili l'ancora "nel turchese che più turchese non si può",su una pianura di sabbia bianca con un fondale che va dai 5 agli 11 metri,tra gli isolotti di Makronisi, Tsouka e Tsoukaki,ti rendi conto che la POLINESIA e' QUI' !!!!
"Tropa roba" se disi da noi a Trieste, e da voi come lo dite...?
Da non ripartire più...come nei documentari di National Geografic, che ti metti a fare amicizia con i pesci...
Maria e Lasse, con "Swing" vanno ad ormeggiare alla boa di una tavernetta a Ormos Stenò: da lì si raggiunge a piedi Porto Augusta, il "cuore pulsante" di Arkoi.
Isola di Arkoi dall'alto della chiesetta che la sovrasta
Arkoi: all'orizzonte l'isola di Lipsoi
Un molo fitto fitto di barche a vela,tre trattorie,qualche negozietto,un mini-mini-market : tutto qua ,ma incantevole.

Due giorni...
ed ecco che quella "vocina"  comincia a farsi sentire:"Andiamo? Cosa ci sarà più in là???" Inutile resistere: salpiamo l'ancora alla volta di Patmos, curiosi e contenti.
Domenica 14 settembre 2014
Dopo due orette di NW gentile,si approda alla spiaggia di Livadi,su Patmos, alle nostre spalle l'isoletta di Ag. Georgios.
Per arrivarci affrontiamo un passaggio "a chiappe strette" con solo tre metri di fondale,tra Nisis Koudros e Patmos.


Patmo :Agios Georgios, scoglietto con chiesetta  di fronte alla spiaggia di Livàdi

Relax all'ombra:una sediola si trova sempre ...

La chiesetta su  Nisis Agios Georgios

In spiaggia a Livàdi  (Patmos)con il Paddy Boy sullo sfondo
Sembra di navigare in mezzo metro d'acqua: si vedono anche le alghette sugli scogli...
Per fortuna il GPS aveva ragione e non tocchiamo: fiuuuu....!
Lunedi 15 settembre 2014
Stiamo fermi solo una notte davanti alla spiaggiona deserta,a goderci la luna piena e il silenzio del mare immobile,poi si cambia ormeggio: Skala,il porto di Patmos è a poche miglia.
Già dal mare la Chora di Patmos con le sue case candide in alto sulla montagna la fa da padrona. Non stacchi lo sguardo dalla vetta...
Ormeggiamo di poppa al pontile comunale.
 Come sempre l'ormeggio è gratuito.
 Se vuoi paghi l'acqua e l'elettricità a parte con una tessera "a scalare" che si acquista al baracchino del fruttivendolo .
L'ingresso a Skala Patmos

Il nostro primo ormeggio al "Marina" di Skala Patmos

I tavolini in riva al mare nel porto di Skala Patmos

Il pontile comunale con i pescatori locali: il nostro secondo ormeggio a Skala Patmos
Un servizio di autobotte rifornisce la barca di carburante senza alcun sovrapprezzo.
Ormeggiamo con ancora e cime a poppa: non ci sono "trappe" al molo.
Sbarchiamo le bici e iniziamo ad esplorare Skala.
Troviamo i nostri supermarket preferiti,"Proton" e "AB", ed una serie di viuzze tanto carine,ma decisamente turistiche, dove si vendono le solite cianfrusaglie cinesi.
Al "Proton" comperiamo una bombola di gas per la cucina di bordo: 15 Kg per 42 € che ci viene gentilmente recapitata "a domicilio".
Rientriamo a bordo verso le 16 : il molo si è riempito di barche.
 Alla nostra sinistra un Jeanneau 54 DS con a bordo tre russi paciocconi e ubriachissimi che continuano a brindare solennemente ad alta voce con bei bicchieroni di Vodka ghiacciata.
A dritta un magnifico caicco turco con musica arabeggiante "in piena": e chi dorme 'stanotte con 'sti barbari???
Rimontiamo in bici alla ricerca di un ormeggio più ... umano.
Dalla parte opposta al molo comunale,un "Marina" finito ma non gestito (come al solito...NdR) offre ancora alcuni posti tranquilli tra gli ormeggi permanenti dei pescatori locali.
E vvvaiiii ! Molliamo gli ormeggi di corsa accompagnati dai rutti e dai canti dei vicini russi e ri-ormeggiamo trecento metri più in là.
Skala Patmos vista dalla Chora

Lo skipper :versione "capello lungo in attesa di fare il codino"

Il nostro secondo ormeggio a Skala Patmos : la Chora in alto sulla collina

Skala Patmos : porto turistico di primo piano del Dodecanneso
Intorno a noi la chiacchiera pacifica dei pescatori che preparano i "parangali" e una radiolina che diffonde timidamente una cantilena greca: così va bene...
Alla sera ci concediamo una "ricca pita giro" in riva al mare,anzi direi quasi con i piedi in acqua ,visto che i tavolini di "Papùs" sono proprio su una spiaggetta dove i cefali vengono a mangiare le briciole inseguiti da vicino dalle velocissime aguglie.
Martedi 16 settembre 2014
Oggi si parte decisi: in bici fino alla Chora!! Senza scherzi!


Nella CHORA di Patmos

Angoli suggestivi e fotografo in agguato...

Navi da crocera al largo di Skala Patmos
 E' Robi stesso a proporlo..."un tiro de mato"...
Dopo due ore di pedalata in salita ,con un panorama che vorresti fotografare cento volte e una brevissima visita alla grotta dove san Giovanni scrisse l'Apocalisse,arriviamo ,eroicamente distrutti, alla Chora. Meritava!
Non preoccupatevi : c'e' anche l'autobus di linea che per 3.00€ a testa, vi porta su e giù con ogni confort...ma vuoi mettere???!
Dopo la feroce pedalata gironzoliamo rapiti tra le case candide,le viuzze silenziose,l'antichissimo monastero fortificato,le cento chiese ,le mille terrazze che danno sul blu dell'Egeo ai nostri piedi...Che spettacolo!!
Silenzio assoluto.
Bianco e blu.
Posto da VIP.
 Dicono che gente tipo Giulia Roberts e Nicolas Cage  abbiano preso casa qui...a prezzi da Holliwood...
Dal nostro ormeggio la sera ci godiamo "a gratis" la vista della Chora illuminata:indimenticabile!