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lunedì 10 novembre 2014

KOS

Mercoledì 29 ottobre 2014

Si va a Kos.
 Da Vathi, solo 10 Mn, a motore, con un mare liscio che sembra seta.
Tra Kos e Pserimos un "temporalone " con tuoni , fulmini e "muri de acqua",come direbbe la nostra cara amica Betty....
Noi lo guardiamo da lontano,serenamente consapevoli che il nuvolone se ne sta aggrappato alla montagna: nube orografica... . "Nianche una skiza " sul Paddy Boy...
A N la costa turca: un alveare di casette bianche fitte fitte fino in cima alle colline.
 Ci ricorda il disastro edilizio di Tenerife...
Entriamo in porto a Kos alle due del pomeriggio e..ci becchiamo tutta l'acqua possibile proprio mentre stiamo ormeggiando al pontile del "marina", lungo le mura della fortezza veneziana.
Il marinaio che ci dà una mano con le cime ci invita a passare , con documenti della barca e assicurazione , prima possibile,in ufficio per pagare l' ormeggio.
Ci "sparano" 27€ al giorno,escluse acqua ed elettricità: "I xe mati??"
AAALT !Abbandonato in tutta fretta il primo ormeggio,ci fiondiamo al pontile comunale,GRATUITO, all'altra estremità del porto.
Ancora, 50 mt di catena e "spring" di poppa: ormai la manovra fila liscia anche sotto la pioggia... Problema: una fastidiosa risacca laterale fa rollare il Paddy Boy giorno e notte, anche con mare calmo. Naa...!
Via di qua!
Il nostro ormeggio definitivo a KOS
 Ci infiliamo tra i caicchi turistici a ridosso della passeggiata sul lungomare cittadino: risacca,lieve,di prua. Accettabile.
Acqua ed elettricità gratis alla colonnina comunale e..ciliegina sulla torta, connessione WiFi libera ,sempre comunale.
Doppio WOW per Kos!!!!
Siamo qui per incontrare il sig. Babis,meccanico specializzato della Yanmar ,raccomandato dal nostro amico svedese Lasse Heaster che lo considera un "mago".
Marcus Babis
Abbiamo una lieve perdita di olio dal motore. Non vorremmo trovarci nei guai in qualche isoletta sperduta dell'Egeo: meglio prevenire...
Mr. Babis al alvoro
Marcus Babis, preciso,onesto,disponibile,è all'altezza della sua fama: la "magia" si ripete anche con noi.
Smontagio e pulizia accurata della pompa dell'acqua del circuito di raffreddamento del motore, cambio della girante, controllo della turbina, controllo del circuito di lubrificazione: alcune ore di lavoro a bordo del Paddy Boy con il mio costante supporto di traduzione dall'inglese all'italiano e il "ceck in" viene completato.
Alla sera, con il vento da Nord,la temperatura cala: c'è bisogno di un pò di calduccio che contrasti l'umidità in cabina.  Attacchiamo il "Webasto."Nulla...Nessun confortante "tic,tic" dalla pompa del gasolio che alimenta il bruciatore.
L'aria che esce dalle bocchette delle varie cabine è fredda: "Houston,abbiamo un problema...!"
Andiamo ,in bi ci al negozio di mr.Babis , all'interno del marina di Kos.
Mr Pierre
Forse conosce un tecnico in grado di aiutarci: dopo due telefonate il responso è negativo. Beeene!
Mentre ci guardiamo sconsolati,entra un signore dai capelli bianchi,in tenuta da "serio bricolage di bordo": "Buongiorno,anche voi impegnati con la carena?" Un italiano!  Giorgio Villani da Ferrara,simpatia immediata.
Gli esponiamo il problema del riscaldamento. "Proviamo a contattare Dejan, un tecnico validissimo che lavora qui nel Marina "
Breve telefonata di Giorgio  e troviamo il biondino di origine serba che ci promette di venire a bordo la mattina dopo verso le 10 per risolvere il guasto. Va già meglio...
Alle dieci non si vede nessuno. Alle undici lo chiamo io e mi dice che l'appuntamento è rimandato al giorno dopo,stessa ora. Ok...aspettiamo.
Niente da fare: Dejan è sparito dalla circolazione e non risponde più neanche al telefono.
Ne parliamo con Giorgio e mr. Babis : un comportamento inspiegabile da parte di un giovane artigiano che vive del suo lavoro. Che fare?
Abbiamo un'unica alternativa,sempre proposta da Giorgio: mr. Pierre,il francese "tuttofare" che ha la gestione invernale  di alcune barche a vela nel Marina di Kos.
Kos "By night"
Mr. Slatko
Pierre,affabile, sorridente,parla anche l'italiano ,ma,soprattutto c'è,e viene subito a bordo per verificare la situazione.
Si fa lo stampo per la casetta invernale
Smonta al pompa di alimentazione del gasolio e se la porta via per pulirla...
Torna dopo un'oretta: la rimonta e proviamo ad accendere..Siii ! Il " tic.tic" ricompare ma dopo alcuni minuti  si ferma di nuovo.
E qui entra in azione capitan Robi...  Con una siringa  riempita di gasolio attinto dalla tanica di scorta, lo Skipper riempie il filtro  che si trova sulla linea della pompa del gasolio.
Finalmente il Webasto funziona e l 'aria calda si diffonde in tutta la barca. Ben fatto Robi!
Slatko: il tapezziere/velaio di fiducia di Pierre e Giorgio ha accettato di cucire la copertura invernale del Paddy Boy . Dopo una serrata contrattazione tra lui e Robi,un preventivo onesto di 1200 € ,lo autorizza ad iniziare i lavori.
Per questa cifra ripasserà ,per rinforzarle ,tutte le cuciture del vecchio "bimini", realizzando ex novo la "casetta" che chiude il pozzetto centrale fino al trasto randa.
Vista da dritta con l'apertura laterale: una anche a SX
Userà della stoffa impermeabile "Sunbrella" blu navy e cristall trasparente da 8/10 di mm.


Vista da poppa con l'apertura centrale

Ecco la "casetta invernale" completata: si buca la vetroresina per mettere i "Tenax"

Intanto il vento è girato da Sud e fa di nuovo caldo..
Slatko al lavoro
In bici raggiungiamo   le spiagge sulla costa N e ci facciamo una bella nuotata: 9 novembre 2014! "




Tra un mese compiamo sessan't anni e siamo qui  in spiaggia a giocare con i cavalloni ...




Templi dell'"Askepleion" a pochi km dal centro di Kos
"Askepleion" ,tempio di Apollo




9 novembre 2014 : Kos

Onde da scirocco


Kos: la zona archeologica vicino al centro città



venerdì 7 novembre 2014

Vaghelis e Zorica

Stile "razionalista/esotico", ma di architetto italiano a Pothia

POTHIA: Il bel palazzo italiano,ex sede dei carabinieri,ora Municipio

Caicchi o Gullets,quasi "Barcolana"




BODRUM'S CUP a POTHIA


Pothia

Zorica,Capitan Robi e Vaghelis
 Martedi 21 ottobre 2014


Pothia (isola di )Kalimnos
 Lasciamo l'ormeggio di Telendos e ci dirigiamo verso il porto principale di Kalimnos: Pothia(36°56'N   27°E)

Pothia






Vathi,il fiordo

Vathi,il porticciolo


Sono 9 miglia verso SE.
 Il meteo ci dà un S/SW 8Bf che si esprimerà "al meglio" in serata.
Imparata la lezione a Telendos, nel porto di Pothia evitiamo accuratamente gli ormeggi nel "marina", esposto a S,e ci infiliamo tra due "Gullet" turchi proprio di fronte all'Hotel "Olimpic": ottima scelta.
 L'ormeggio è a pagamento(7,00€ al giorno) con acqua ,ma senza elettricità.
Il vento prevalente da NW ci arriva di poppa smorzato dagli edifici della città, mentre il S/SE/SW,crea solo una minima risacca che prendiamo di prua.
 Con il Paddy Boy al sicuro, partiamo per un giro in bici alla scoperta di Pothia.
Pothia : il nostro ormeggio al molo è proprio davanti all'edificio di colore blu.
Le spugne messe ad asciugare: Kalimnos è famosa in tutto il mondo per le sue spugne naturali
Al lavoro con le spugne a Pothia (isola di Kalimnos)
Si schiacciano le spugne nei sacchidopo l'asciugatura






 La città,senza un preciso piano regolatore, si stende ad anfiteatro tutto intorno al porto.
Casette bianche e viuzze in salita con una bella vista sull'isola di Pserimos e, più lontano ,sull'isola di Kos.
Una deliziosa casetta nella valle di Vathi
Nel fiordo di Vathi
Vathi, il porticciolo in fondo al fiordo
Lungo il mare ,l'edificio giallo e ocra che ospita il municipio, opera di Fiorestano di Fausto, architetto italiano dei primi anni del Novecento, attira lo sguardo di tutti i turisti.
L'impronta "razionalista"si è concessa un"tocco" di esotismo arabeggiante con un risultato molto gradevole.
L'ingresso del fiordo di Vathi,con la costa turca all'orizzonte
Vathi,il porticciolo
Il resto di Pothia è un mix caotico di casette fatiscenti, negozi improbabili con marciapiedi altissimi,scomodi o inesistenti, traffico intenso e cafeterie sempre piene di clienti.
A Vathi: pioggia in arrivo?No,neanche una goccia...
Nel pomeriggio decidiamo di "perderci" nel labirinto di viuzze e,proprio di fronte ad un negozio da cui emana un irresistibile profumo di pane caldo e crema pasticcera ,vediamo un'insegna curiosa:"Prisma",scuola di insegnamento della lingua italiana.
Perchè non dare un'occhiata?
 Saliamo al primo piano.
In un'aula si sta tenendo lezione: cinque adolescenti e la loro insegnante ci guardano meravigliati...
Bagno di fine ottobre a Vathi (Kalimnos)
In giro per i campi coltivati di Vathi (isola di Kalimnos)
Ci vuole tutta la mia faccia tosta per rompere il ghiaccio:"Buonasera, siamo italiani : possiamo dare una mano?" "Ma certo,entrate pure, i ragazzi saranno felici di fare conversazione" ci risponde Zorica,l'insegnante.
 Dopo qualche minuto conosciamo Vaghelis ,l'altro insegnante,marito di Zorica,che subito ci prepara un buon caffè nella piccola cucina dell'appartamento adibìto a scuola.
Ecco fatto: iniziano le domande e questa volta siamo noi a tenere la nostra prima mini conferenza sul viaggio che abbiamo intrapreso e sulla vita a bordo.
L'insolita ora di lezione è molto piacevole per tutti.
Alla fine salutiamo i ragazzi e ci diamo appuntamento per il giorno dopo alla stessa ora.

Nasce così la nostra bella amicizia con Zorica,nata a Belgrado,guida turistica,interprete ed insegnante di Italiano e Inglese, sposata con Vaghelis, greco di Kalimnos, che ha vissuto a lungo in Italia e si è laureato in filosofia a Perugia.
Robi è felicissimo: finalmente si comunica nella nostra lingua!!
Con loro facciamo un bel giro in macchina alla scoperta di Kalimnos,delle sue montagne e dei suoi fiordi ben protetti.
La costa della TURCHIA vista da Vathi
A Pothia ,nel frattempo ,sono arrivati centocinquanta (!) magnifici "gullets" della "Bodrum Cup":barche da "Mille e una notte" ! Purtroppo il SE 8 Bf non consente alla regata di completare il percorso e, dopo due giorni trascorsi ad aspettare che il mare si plachi, l'intera flotta con le sue enormi bandiere rosse se ne tornerà a Bodrum...
Noi ci spostiamo nel fiordo di Vathi, 7 Nm verso NE e ormeggiamo di poppa all'interno del moletto ,di fronte al ristorante "Porto di Vathi".

Vanghelis e Zorica con il coniglio"in salmì"
"Che cavolo!" : coltivazioni a Vathi
Martedi 28 ottobre 2014 :

 Festa nazionale greca dell'"OHI" ( festa del "NO" a Mussolini )
Zorica e Vangelis ci raggiungono a Vathi: conoscere l'isola attraverso i loro racconti e le loro esperienze dirette è piacevole e molto istruttivo..
 Si pranza a bordo del Paddy Boy con un delizioso "coniglio in salmì", allevato ,prima ,dal papà di Vaghelis e cucinato ,poi,dal "Filosofo" stesso.
Come primo piatto ci sono i canederli : me li ha ispirati Kalimnos e le sue montagne...
Rimaniamo a Vathi qualche giorno: una bella valle verde ricca di agrumi e ortaggi,con tanta buona acqua da bere che arriva dalle sorgenti di montagna.
Si va in giro in bici in infradito,braghette corte e canottiera .
L'acqua del mare è intorno ai 22° e una nuotata mattutina con il sole a picco è una "libidine" di fine estate. che ci concediamo volentieri...
A Vathi incontriamo Stratos un simpatico greco di mezza età, emigrato in Australia e poi rientrato in Patria per dare una mano nel ristorante di famiglia, e Pandelis ,54 anni,imprenditore alberghiero e cuoco sopraffino
che vuole rilanciare l'economia della baia di Vathi cercando la collaborazione di tutti gli altri colleghi ristoratori...
Pura utopia : qui le gelosie e la diffidenza la fanno da padrone,ma lui ci crede e non si arrende...
Si sta bene a Vathi: in questa stagione ci si gode il mare in piena solitudine e relax.
I pochi naviganti ancòra in giro sono sulla via del ritorno ai "Marina" turchi o greci dove le loro barche verranno messe sugli invasi a riposare ...
Per noi, invece, l'avventura, per fortuna, CONTINUA !

Autocritica






16 ottobre 2014

Siamo ormeggiati alla boa davanti all'isola di Telendos,di fronte alla costa Ovest di Kalimnos.
EMPOREIOS (isola di Kalimnos)
Mare caldo e limpidissimo,poche taverne che diffondono una piacevole melodia greca,un incessante andirivieni di battelli turistici che collegano Telendos a Myrties (mezzo miglio).
La stagione turistica qui ha una marcia in più e dura fino a dicembre, perchè scalatori accaniti da tutto il nord Europa non vedono l'ora di affrontare queste pareti calcaree a picco sul mare.
EMPOREIOS (isola di Kalimnos) :il Paddy Boy alla boa
Kalimnos: le prime timide piogge fanno fiorire la montagna
Arrampicate "veraci" e nuotate nel turchese: connubio perfetto che solo Kalimnos può offrire.
Si è appena concluso il "Kalimnos climbing festival," organizzato dalla "The North Face": un pienone!
Alla sera lo spettacolo di Myrties e Masouri ,i due paesini su Kalimnos, che si illuminano di mille lucine,mentre la montagna si tinge di rosa al sole del tramonto,è impagabile.
Sembra di essere su un lago alpino, con una stellata da alta montagna,invece è Egeo !
EMPOREIOS(isola di Kalimnos)
Tutto così perfetto che decidiamo di fermarci a questo ormeggio finchè il meteo ce lo consentirà.
Ne parliamo con il gestore di una taverna e due pescatori locali: "Nessun problema !
Finchè non arriva il vento da Sud che entra in baia da ogni direzione ,creando pericolosi mulinelli e risacca, potete stare tranquilli alla boa.
Da Nord tutto è più pacato.
Anche un 8Bf qui diventa al massimo un 5Bf. Ci sono le alte montagne di Kalimnos a "spezzare" la furia dei venti da NW/N/NE."
Robi controlla la boa: sembra a posto,ma il "corpo morto" è un semplice cilindro (!) di cemento ,forse 500 Kg, con il suo bel anello di acciaio a cui è attaccata una serie di catene(!) che ,tramite un "grillo" semi arrugginito, agguantano un altro "grillo" posto sotto alla boa. Mhhhh...
SIAMO IN GRECIA!!!!
Il comandante ,poco convinto, decide di aggiungere una lunga, robusta cima da ormeggio in nylon,facendola passare nella "cicala" di un'ancora Hull,da nave, che giace sul fondo sabbioso accanto al "corpo morto" della boa: perfetto!
Le due estremità della cima vengono fissate alle gallocce di prua, una a dritta e l'altra a sinistra. Facciamo lo stesso con la cima che scorre nell'anello di acciaio  in cima alla nostra  boa conica:il comandante è soddisfatto e ci godiamo in totale relax questo luogo "magico"...

Sabato 18 ottobre 2014

Telendos,il paesino in riva al mare

Telendos: una deliziosa chiesetta a picco sul mare

Il mio comandante si diletta con la fotografia

Il Paddy Boy, felice,alla boa di Telendos










Il meteo ci avverte per tempo che un 8Bf da N/NE sta per affacciarsi al nostro idilliaco ormeggio : no problem,abbiamo la situazione sotto controllo.
Da Telendos,con il Paddy Boy alla boa, il panorama verso Kalimnos
Vediamo che tutti i battelli turistici rientrano verso le 20 , lasciano i moli esposti a nord e si accalcano nel micro porticciolo di Telendos...Vorrà dire qualcosa?
Ore 23 : ecco che arriva il ventaccio !
Isola di Kalimnos,il paesino di Masouri, visto dal nostro ormeggio di Telendos
Con un "crescedo rossiniano" le raffiche che ci investono di prua, da 30 nodi arrivano in poco tempo a 40 nodi e li superano anche!
La poppa del Paddy boy con la montagna di Telendos
L'ombra dell' isola di Telendos,sulle montagne di Kalimnos
E' notte fonda: non una nuvola,niente tuoni o pioggia.
 La pressione rimane su 1016 HtP, ma il mare è ormai bianco come la glassa,spazzato da raffiche frequentissime a 50 nodi che ci investono di prua. Non si dorme.
Alla boa su Telendos,con le montagne di Kalimnos davanti a noi
Terrà la boa??
Myrties, sull'isola di Kalimnos, di fronte a Telendos
Fa anche freddo.
Telendos vista da Myrties (Isola di Kalimnos)
Per stare vigili in pozzetto ci mettiamo i giacconi imbottiti. Ad un centinaio di metri sottovento alla nostra boa c'è il muraglione di scogli del porticciolo: un incubo ...
Le prime raffiche a 40 nodi...
Se la boa non regge abbiamo pochi secondi per mettere in moto e filarcela nella bufera tra Telendos e Kalimnos,lontano dagli scogli...
Ore 6.30
Alle prime luci dell'alba la situazione è leggermente migliorata: vento stabile intorno ai 30nodi,sempre di prua,ma...la cima fissata all'ancora giace penzoloni lungo i fianchi del Paddy Boy,sfrangiata e strappata dall'intera notte di raffiche poderose.Azz...!
Da prua ci accorgiamo che la cima agganciata alla boa ha qualche "trefolo" tranciato dallo sfregamento: brutta faccenda. Che fare ?
Non ci sono alternative.
 Robi deve tornare in acqua,immergersi a 6mt,posizionare una nuova cima sulla cicala della Hull,ma questa volta le due estremità saranno fissate alla galloccia di dritta ,passando intorno anche alla galloccia di sinistra.
Tramonto sereno dopo due giorni di burrasca
 Una cima doppia verrà sistemata anche sull'anello della boa e poi fissata alla galloccia di prua di sinistra ,dando volta anche su quella di dritta per distribuire in maniera uniforme lo "stress" ed evitare lo sfregamento.
Il mio pensiero "terrorifico" è: "Se la boa cede mentre Robi è in acqua,devo mettere in moto e tenere la barca contro vento per evitare gli scogli dietro a noi,ma devo anche ricuperare Robi, il tutto con 30 nodi in muso... "
"FINGER CROSS!"
Robi si tuffa. L'acqua del mare è ancora calda,per fortuna...
Vado a prua e gli passo le cime da sistemare.
 Prima immersione  a 6mt in apnea: passata la cima sulla Hull.
Ricupero la cima con il "mezzo marinaio e "dò volta" a dritta.
Seconda cima alla boa: non facile con il vento che non molla...
Fatta anche questa: il Paddy Boy è di nuovo al sicuro e noi abbiamo imparato la lezione per fortuna senza danni.
Non ci resta che aspettare un calo del vento...

Ore 22 di lunedi 20 ottobre.

"Passata è la tempesta, odo augelli far festa..." si diceva una volta...
Finalmente , dopo il tramonto,calma piatta,mare pacifico...Fiiiiuuuu...!
Altro problema: senza vento, la boa  conica in polistirolo rivestito di plastica durissima,tende a battere contro la prua del Paddy Boy.
 E chi dorme più ??
Soluzione : creiamo una "cintura" con quattro parabordi che toccano l'acqua intorno alla prua.
La boa non si può più avvicinare:il sonno è assicurato.
 Usiamo i nostri preziosi  "Fenders" a cellule chiuse e ce ne andiamo finalmente a dormire senza l'ululato del vento.

Ore 09.00 di martedi 21 ottobre.

Notte pacifica e silenziosa,ma... al risveglio ci accorgiamo che sono spariti due dei quattro parabordi messi a protezione della prua!
 INSPIEGABILE!
 Poichè erano stati legati a regola d'arte,la faccenda sa di ...furto!
Inutili le ricerche con il tender tra le barche del porticciolo di Telendos: chi se li è presi non è certo così idiota da metterli in mostra con noi nei paraggi...

Insomma due giorni pesanti "arricchiti " da parecchie nostre "caz...te "da cui siamo usciti ,per fortuna sani e salvi...

 "Meditate ,gente, meditate...!"