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martedì 26 maggio 2015

Da Marmaris a Bozburun

La costa tra Marmaris e Serce

In avvicinamento a Serce


Serce: la baia vista dal moletto del ristorante






Souvenir "a domicilio": benedeti 'sti turchi, i lavora a ogni costo!!

Serce con il ristorante in fondo alla baia
Prodotti tipici italiani a Bozburun

Tiramisù in arrivoooo!!!

Bozburun : comodi, rilassati...

Bozburun. ristorantini sul mare

Bozburun: tramonto e musica "soft"

Kizil Adasi ad un passo da Bozburun


Acqua "da piscina"


BOZBURUN
Martedi 19 maggio 2015
 Lasciamo l'ancoraggio di Marmaris ed usciamo dalla bella baia che ha un micro clima "ventoso" tutto suo verso le dieci del mattino.
Intorno a noi le barchette per i giri turistici "mordi e fuggi"  ,arrancano a pieni giri verso le prime baiette ridossate e tranquille. A bordo turisti bianchicci in costume da bagno e molte donne velate, coperte dalla testa ai piedi... Potranno spogliarsi e fare una bella nuotata anche loro? Mi auguro di si... Indosseranno i loro pantaloni+tunica+velo in viscosa e finalmente forse qualche centimetro di pelle potrà godere del sole e delle acque turchesi??
Mentre ci sorpassa dal barchino rombante arriva l'inconfondibile mix al profumo di cocco e vaniglia delle creme solari: estate!
La nostra meta è Serce, una profonda insenatura  che si apre tra le pareti aride e scoscese delle montagne  a 3.5 Mn a ENE di Capo Karaburun,  a quasi 25Mn da Marmaris.
Neanche un filo di vento.Alla nostra sinistra la città di Rodi sull'omonima isola. Si vedono chiaramente due grosse navi da crocera ancorate di fronte al centro storico: ci separano solo venti miglia...ma noi proseguiamo la nostra "avventura" turca.
 Si va a motore,con il dissalatore in funzione per riempire il serbatoio di poppa:in un'ora si ottengono cento litri d'acqua dolce, adatta a docce,lavaggio piatti e cottura pasta: non buona da bere... Altro problema da risolvere...
Serce è un fiordo con, alla fine, un pontile in legno e un ristorantino "Captain's Nemo farm and restaurant" che ,per 5 TL al pezzo,offre anche un pane casareccio di giornata .
Ormeggiamo ad una delle sette boe del ristorante e, scesi a terra, facciamo una bella chiacchierata con il Capitano in persona, all'ombra degli eucalipti: nessuna insistenza a consumare , nessun "Yes, please!", solo cortesia ed affabilità. Bello!
Nel primo pomeriggio arriva una flottiglia della "Neil Sons" : dodici barche a vela che si stipano all'interno e all'esterno del moletto ."Ti ormeggiamo la barca anche nel lavandinio di casa tua!"...sembra essere il loro motto...

Mercoledì tutti fermi: un NW di oltre trenta nodi spazza la baia con raffiche di ricaduta dalle montagne. Rinforziamo l'ormeggio alla boa con un'altra cima...Il vento si smorza verso mezzanotte e la notte trascorre serena.
Alle cinque del mattino sento dei passi : Robi è già sveglio...
Mi affaccio in quadrato con l'espressione sconvolta che aveva sicuramente "la bella addormentata nel bosco" al risveglio:"Andiamo?" mi chiede lo Skipper."A quest'ora?? Perchè???" "Le cime di prua sono attorcigliate intorno all'anello della boa: bisogna aprofittare di questa calma per svolgerle .." "OK, Captain, il motivo è valido, diamoci da fare.."
Dopo un quarto d'ora lasciamo la baia di Serce: tutti che dormono, il mare come una tavola, niente vento,solo qualche capretto che già salta sulle rocce...Alle nostre spalle, le luci del'aurora: il sole sorgerà tra una mezz'oretta...Bello! Erano mesi che non vedevo l'alba: un momento della giornata che passo beatamente a ronfare nella mia "suite" di poppa, ma , ogni tanto ,vederla "live" ha un suo perchè...
Da Serce a Bozburun, la patria dei "gullets".
Ci mettiamo all'ancora proprio davanti al paesino: la sua moschea con la cupola color argento fa da punto cospicuo. Ritroviamo il "muezzin" con la  cantilena che invita alla preghiera ed assistiamo allo spettacolo dei Gullets che vanno e vengono dagli ormeggi in banchina. Sono barche bellissime,grandi, in legno lucido, con alberi robusti e vele imponenti. A dire il vero è raro che le aprano, ma quando lo fanno è uno spettacolo!
Bozburun ci piace molto.
 Non è sconvolta dal turismo ed ha saputo mantenere la sua anima mussulmana, tranquilla, silenziosa, rispettosa, pacifica.
Vicino alla moschea, un "gazebo" in piastrelle finemente decorate con cilindri di marmo su cui sedersi e fontanelle per le abluzioni prima di entrare a pregare.
Nella stessa piazzetta  all'ombra di gelsi secolari, alcuni tavolini di giocatori : carte  e domino.
 Pescatori o contadini, forse ricchi commercianti o albergatori, tutti intenti al gioco con accanto i bicchierini di "caj" caldo... Turchia "verace"!
Le donne non si vedono: saranno in casa a preparare il pranzo...come una volta...come da noi, al Sud...Mediterraneo!
Ci sono almeno quattro supermarket a Bozborum, tutti ben forniti, anche di prodotti italiani (!!!??) per fare cambusa a basso prezzo : stiamo già pensando con orrore (!) ai prezzi della Grecia!
C'è anche un'ottima connessione grazie al contratto con Vodafone TR fatto a Marmaris, che ci permette di usare Skype e di scaricare il meteo di "ZY-grib".
Il mare è una "piscina" calda, le notti stellate e tranquillissime,le passeggiate a terra rilassanti: e chi si muove più?


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