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sabato 14 marzo 2015

Panormitis (Symi)

"Amzer zo" di Angela e John

Soluzione ottima per il tender
 A bordo di "Amzer zo"

John e Angela


Controlliamo il meteo: tre siti diversi, tre previsioni diverse...

Il campanile del monastero di Panormitis



Pavimento del cortile interno (Monastero di  Panormitis)


Monastero di Panormitis. si affittano stanze per l'estate


Il  nostro ancoraggio in baia a Panormitis

Il Paddy Boy all'ancora con il mulino a vento sullo sfondo

Tramonto a Panormitis
Tre giorni a Thilos e si riparte. Abbiamo ripreso il ritmo...
Lasciamo Livadia il 5 marzo con un bel W al traverso/ giardinetto di SX. Cielo sereno, rotta 70°  in direzione Symi, circa 23 miglia  a ENE.
Si naviga tagliando la rotta alle navi che dirigono su Rodi: la costa dell'isola ci appare nitida a dritta. Riusciamo ad individuare anche Kalkis e Alimia che rimangono alle nostre spalle.
Puntiamo su Panormitis, costa SW di Symi. nel frattempo l'ovest ci ha lasciati a secco e ballonzoliamo nel blu con le vele pezolanti...si aspetta...canne in acqua senza speranza...mezz'oretta al sole...Naaa... "Taca motòr che se no no rivemo più!"
E si riparte :"Diesel Wind"
Mare liscio come l'olio . A 1500 giri facciamo 5 nodi con una corrente decisamente favorevole...Dopo un'oretta si alza un leggero alito ...da NE! "In muso"! E rinforza, e arriva a venti nodi,  sempre da NE !
La costa di Symi appare rocciosa e dirupata. Dove sarà  l'ingresso alla preziosa baia totalmente ridossata che ci ospiterà tra poco??
Scrutando con il binocolo scorgiamo un puntolino bianco sulla roccia.  Il GPS conferma: è il mulino con il tetto rosso che fa da punto cospiquo sul lato di SX della baia.
"Rush " finale a motore e si entra nel "laghetto" di Panormitis, tranquillo,deserto.
Fileremo l'ancora nel golfo opposto al monastero. Tenendo il mulino a SX ci infiliamo in baia fino ad avere 5 mt sotto la chiglia. Giù l'àncora e 35mt di catena. Il fondale  di sabbia e fango permette all'àncora di agguantare molto bene: si spegne il motore. Arrivati !
Dieci minuti dopo entra un'altra barca a vela:la prima che vediamo in giro dopo tre mesi!! "Amzer zo", bandiera olandese.
Scendiamo a terra con il tender: gli edifici del monastero con il campanile barocco  occupano tutto il lato Se della baia.
Una presenza "mistica"...
Il campanile batte ,discretamente, le ore e le mezz'ore.
 Alle 18 la funzione della sera viene trasmessa dagli altoparlanti, così sorseggiamo il the caldo in pozzetto in compagnia delle cantilene ortodosse che preparano alla Pasqua.
C'è un unico pulmino azzurro da venti posti, che collega Pedi a Symi (città). Partenza alle 7.30 di fronte al campanile di Panormitis e rientro  da Symi alle 14.00.Costo :3.00€ a testa ,a corsa.
Proprio all'arrivo pomeridiano  del minibus incontriamo Angela, moglie di John, skipper di "Amzer zo", tutti e due australiani di Melbourne.
E' simpatia immediata: anche noi siamo ,per loro, la prima barca a vela che incontrano da tre mesi.
 Hanno trascorso l'inverno , all'ancora( una "Rokna da 55kg!)tra Panormitis, Thilos e l'isolotto di Seskli, un miglio a SE di Panormitis
Scattano gli inviti a pranzo e le lunghe chiacchierate un pò da noi, un pò da loro...
"Amzer zo" in lingua bretone significa "Tutto il tempo che vuoi": ci piace !
La barca è un 48 piedi in alluminio costruita vent'anni fa da un medico austriaco. E' molto solida, con delle soluzioni interne che la rendono confortevole e luminosa. Non c'è il riscaldamento , ma Angela si tuffa e nuota anche in questi giorni, quindi...
Una mattina scendiamo a terra per farci una passeggiata in collina, ormeggiando il gommone alla solita bitta di marmo di fronte al campanile. Dopo un quarto d'ora incontriamo Angela che ci viene incontro con un mazzetto di salvia selvatica .
Proprio in quel momento il suo cellulare squilla.
 E' John dalla loro  barca: "Honey, could you find Giuly and Roby? From here it seems their dinghi is upside down !"
Il nostro tender ribaltato sotto sopra???
Torniamo indietro di corsa. E vero: gommone con la chiglia per aria e motore a testa in giù nell' acqua.. Porc...! Come diavolo è successo??? Deve essere stata una raffica da N che ha sollevato "di brutto"la prua portandola addirittura sulla bassa banchina di marmo!
 Il nostro "Yamaha 6" è fuori uso.
 Rientriamo a bordo a remi , issiamo il fuoribordo a poppa e Robi procede con il "primo soccorso":aprire la calotta di plastica e lavare  con abbondante  acqua dolce, togliere la candela, far scorrere il cordino di accensione che "sputa" l'acqua di mare entrata nel cilindro  e poi spruzzare CRC ovunque  e olio-motore nel cilindro.NON tentare di mettere in moto!
Aspettiamo di arrivare a Marmaris e consegnare il tutto in mano ad un esperto della "Yamaha Marine".SIGH !!

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