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venerdì 24 luglio 2015

Levitha e poi Amorgos






Da Leros a Levitha

Alla boa a Levitha
Debbie e Martin, in attesa di acquistare una barca a vela che sia più comoda della loro "Solon", hanno affittato un comodo appartamento a Lakki per 400€ al mese. Nuovo, pulito,ben arredato, con l'aria condizionata, il loro appartamento diventa la nostra base per belle cene con "partitone " a carte in compagnia : quattro inglesi e due italiani...cose che capitano a chi va per mare...
Il fiordo di Levitha
L'ingresso al fiordo di Levitha
Lakki è la zona di Leros che ci piace di meno , ma l'ormeggio al molo comunale è comodo e sicuro. Da quest'estate un gentilissimo impiegato risquote una tariffa di 7€ al giorno :non c'è elettricità nè acqua.
Quando la motovedetta della Hellenic Coast Guard esce in pattugliamento notturno, noi  "becchiamo " l'acqua(non potabile) dall' unica colonnina funzionante, la loro...
Ombra e cibo casereccio a Levitha
Il Comandante con il Paddy Boy alle sue spalle
In questa settimana di sosta forzata dovuta al boiler, il forte vento da NW ha ricoperto le barche di polvere gialla : povero Paddy Boy in che condizioni sei ridotto...
Notiamo però che non ci sono più i ragazzotti /idioti/sordi che in ottobre sfrecciavano sul lungomare di Lakki fino a notte inoltrata (!) a bordo delle loro auto truccate con lo stereo "a palla":crisi?
 Nonno non passa più i soldi per la benzina??E vaaaaiiii....!
Giovedi 16 luglio finalmente si riparte.

Destinazione : isola di Levitha (36° 58' N , 26° 27' E)

Subito fuori dal porto di Lakki ci accoglie un NW 6 Bf: un bel traverso con mare formato che affrontiamo solo con il fiocco.
Sono circa venti miglia senza alcun cambio di bordo, con vento costante e mare formato: 7/8 Kts di media.Non male...
In questi momenti ci si rende conto di quanto sia comodo avere il pozzetto centrale. Le onde frangono al mascone di dritta, ma non una goccia ci bagna:grazie Paddy Boy, sei una buona barca...
Arriviamo a destinazione nel piccolo fiordo che si apre sulla costa sud dell'isola.
Una quindicina di boe per l'ormeggio, di cui solo due  già occupate , installate dal gestore dell'unica trattoria sull'isola,  ci garantiscono un ridosso totale e sonni tranquilli.
Levitha non è particolarmente attraente.
 Il suolo arido e deserto, quattro casupole dipinte di bianco intorno alla trattoria, un piccolo orto , qualche capra e alcune barche di pescatori.
La stradina che collega la baia al minuscolo centro abitato è deserta,nessuno neanche alla trattoria, ma, dalle porte aperte giunge l'eco della TV: la "soup opera" del pomeriggio è ormai un appuntamento imperdibile , molto più interessante del "grexit" incombente...
La "tavernetta"di Levitha




Si pagano 7,00 € per la boa,oppure si può prenotare la cena in trattoria e l'ormeggio diventa gratuito: ben pensata!
 Noi paghiamo subito: non ci interessa l'agnello al forno con patate arroste, ma gli altri equipaggi scendono volentieri a terra per deliziarsi con la cucina locale.

Venerdi 17 luglio , sveglia alle 6.30, colazione e partenza per Amorgos.

Rotta 263°, passando a S dell'isola Kinaros, con un bel N 5Bf, randa piena e fiocco.
Tutto bene per le prime dieci miglia,poi,di fronte alle ripide scogliere di Kinaros, il vento improvvisamente cala a dieci nodi, con mare grosso e raffiche improvvise di ricaduta che arrivano a 30 kts.
Amorgos, Agios Pavlos , la piscina in riva al mare
Rolliamo il fiocco ed issiamo la tormentina, mentre la randa, sventata al momento opportuno, "porta"ancora bene.
Amorgos, isola di Nicouria, baia di Kalotyri
Ci mettiamo un'eternità a passare le falesie di Kinaros.
Amorgos, il resort di Agios Pavlos di fronte all'isola di Nicouria
Amorgos, Agios Pavlos
Il mare è diventato un susseguirsi di colline blu intenso, senza frangenti, tonde e imponenti con "gole" di tre, quattro metri. Egeo.
All'improvviso in una "cupola blu" vediamo cinque grossi delfini che surfano veloci ad un pelo dalla superficie: beati loro, come se la godono!!!
Finalmente lasciamo Kinaros alle nostre spalle e ci avviciniamo alle scogliere altrettanto irte ed impressionanti di Amorgos, alla nostra sinistra.
Il vento cala e gira da W, il mare si fa più impressionante ed incrociato.
Volgiamo la prua a N per non avere quelle rocce alte almeno 300 mt sopravento: guadagnamo qualche grado avanzando con vele e motore.
Ci sono solo 10 Kts di vento da W e ci sembra di essere un tappo di sughero in mezzo al mare, ad un pelino dal mal di mare...
Cambio di bordo, rotta 243°, vento di nuovo da NW in rinforzo fino a 20Kts: si va via che è un piacere! Siamo abbastanza stanchi...
Amorgos, Agios Pavlos
Dobbiamo doppiare l'isola di Nikourià sulla costa W di Amorgos per evitare di infilarci nello stretto e poco profondo passaggio che si apre a NE : troppa onda che si frange sulle scogliere.
Dai che ci siamo quasi...!
 Passiamo tra Nikouria e l'isolotto di Atimo: in un attimo il mare si placa.
 Il fondale turchese ci accoglie come fossimo in un lago di montagna.
 Qualche raffica isolata che si attenua mentre ci addentriamo nella bella, grande, tranquillissima baia.
Si fila l'ancora con un bel sospiro di sollievo.
La baia di Kalotyri ad Amorgos dove abbiamo ancorato  il Paddy Boy
Amorgos è davanti a noi con le sue montagne aride e le sue casette bianche: benvenuti alle Cicladi!


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