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sabato 25 luglio 2015

Amorgòs?? AMORGO'S !!

All'interno del Monastero

La salita al Monastero

Relax con il "pope"

La cucinetta per gli ospiti del Monastero









Il Monastero di Panagia Hozoviotissa



Amorgòs, costa Est
Amorgòs??
Qualcuno ne ha mai sentito parlare? Noi no.
All'àncora, sereni e ben ridossati come fossimo  in un lago color blu cobalto, con alle spalle l'isolotto di Nikourià, restiamo incantati dalle alte montagne che abbiamo proprio di fronte a noi.
Tholaria dalla piscina del VIGLA HOTEL
Sono cime bianche di rocce calcaree, lavate dalle piogge invernali e graffiate senza pietà da ogni vento, dove le nuvole inciampano e si fermano per un pò, offuscando con il loro biancore questo cielo sempre sfacciatamente blu.
 Dalla barca scorgiamo le strade ,pazientemente scavate nella pietra , che tagliano, come ferite mai rimarginate, le pendici della montagna.
Sono strade alte, difficili, pericolose, battute dal vento, asfaltate,ma senza l'ombra di un "guardrail". Scendiamo a terra  ad Agios Pavlos e, con un motorino preso a noleggio nel paesino di Aigiali, raggiunto  in "autostop",iniziamo la nostra avventura alla scoperta di Amorgos.
"Ma che aventura, xe solo un giro in motorin su e zo per l'isola...Coss 'che i se la tira 'sti due..."
Lagada
Despina e Adonis
"La provi lei, siora Nina, a farse oltre cinquanta kilometri in motorin ,in due, coi pìe in tera per no cascar zo per i buroni, con un Meltemi che xe pegio de la nostra Bora, che suffia a quasi cento kilometri a l'ora,...dopo parlemo de novo...!"
Eh già, abbiamo scelto la giornata sbagliata , troppo vento, ma l'isola ci incanta con i suoi paesaggi aspri, le sue scogliere a picco sul mare, i suoi paesini bianchi che spiccano  sullo sfondo del cielo sempre più blu.
Lagada
Lagada
Adonis ,Despina, G&R , con le montagne sullo sfondo
La prima tappa è il monastero di Panagia  Hozoviotissa , costruito nell'ottavo secolo d.C. su una roccia a strapiombo sul mare, costa Est di Amorgos.
Per arrivarci ti fai quattrocento gradini in pietra e ti consiglio di provarci verso le cinque del pomeriggio, quando la scalinata torna all'ombra della roccia a picco che la sovrasta.
Tholaria
 Se la fai di mattina, sotto il sole di luglio, o sei" fuso "già di tuo e rischi l'infarto, o hai fatto un voto alla Madonna e allora sono affari tuoi!
Tholaria
Tholaria
Arrivati in cima abbastanza in buono stato grazie al Meltemi poderoso di cui sopra, che sul lato sottovento dell'isola crea delle raffiche di ricaduta da più di cinquanta nodi,ci tocca appena vestirci in maniera adeguata per poter varcare l'ingresso del monastero: pantalonacci lunghi per Robi e grembiulone a fiorellini per me.
 "Cussì conzàdi se andai in cèsa?"
VIGLA HOTEL, Tholaria
Tholaria
 "Si ,siora Nina, qua i xe ortodossi e i ghe tien ssai al rispeto  del sacro , ma i monaci xe ssai cocoli. La pensi che 'pena rivai i ne ga oferto el liquor che i fa lori e un biceròn de acqua fresca con anche i "loucoumi", dolceti de mandorla, bianchi de zuchero a velo"
"Gratiss?"
"Si, siora Nina, qua in cèsa no i xe in crisi..."
Ci siamo spinti all'estremo Sud di Amorgos per raggiungere l'isola di Gramvousa e la "baia del relitto" dove è stato girato il film "Le gran bleu" di J. L. Besson.
"Mai sentì nominar..."
"Gnanche noi, siora Nina, ma el relìto de la nave xe proprio là...in una baieta, incastrado tra le roce: fa sssai impression..."
Verso il tramonto , dopo aver visitato la Chora, il paesino di Katapola con il suo porticciolo stipato di barche a vela in perenne rollio (!), ci spingiamo sulle montagne del versante a Nord per dare un'occhiata ai villaggi di Lagada e Tholaria arrampicati anche loro ben in alto tra le rocce.
Lagada è carino: casette bianche con gli infissi blu , le strade del paese decorate con la calce bianca così ti ritrovi a camminare su fiori, farfalle e ghirigori artistici, fermandoti incantato a godere il panorama del mare bianco di schiuma all'orizzonte.
Si scende da Lagada ad Aigiali, carinissimo angolo turistico con spiaggia di sabbia e tamerici , mini porticciolo non adatto all'ormeggio a causa della mostruosa risacca, per poi risalire sul versante opposto per raggiungere Tholaria.
E qui troviamo "il posto del cuore": Vigla Hotel. A seicento metri sul livello del mare,  piscina e idromasssaggio all'aperto, bar, ristorante e tanta simpatia.
Dal bordo della piscina si scorge la parte alta del paese con le case bianche e la chiesa.
 Se ci si affaccia al balcone del bar lo sguardo può spaziare sulle montagne sopra Lagada e giù fino alle spiagge di Aigiali.
L'aria è fina,da montagna, ma il sole picchia e si sta benissimo in piscina, sorseggiando un frappè ghiacciato...
"Mi, 'ste robe ,le trovo anche de noi, cossa gaverà de cussì speciale 'sto posto??"
 "La gente, siora Nina,la famiglia greca che lo gestissi.
 Te par de conoserli de sempre e lori i te trata come se i te gavessi spetà de sempre, proprio ti, che te son rivà solo due minuti prima..."
E sto parlando di papà Stefano, di Despina di sua sorella  e  e di Adonis. Ad Aigiali ci sono ben quarantacinque alberghi: una concorrenza spietata!
 Il più "trendy" è il "Aigiali hotel and SPA",lussuoso, a mezza montagna, con piscina a picco sul mare...
Già visto...
Lì spendi i tuoi soldi,tanti, e rimani un ospite anonimo...
Al Vigla Hotel sei subito uno della famiglia e la differenzasi sente !
Impari a conoscere le tradizioni del luogo, la storia dell'isola,le ricette tipiche e tanto altro ancora perchè i padroni dell'hotel stanno lì conte, ti fanno compagnia e rispondono volentieri a tutte le tue domande.
"Ma cossa, parlè greco??"
 "No, siora Nina, noi se rangemo con l'inglese e lori anche, co se vol se pol..."
E' stato il Meltemi con le sue raffiche a oltre 45 nodi che ci ha costretto a rifugiarci ad Amorgos. Grazie a questo vento che,per fortuna nostra, qualche volta cessa del tutto, adesso possiamo ripartire con un bel ricordo in più nel cuore ...
 "Amorgòs, siora Nina, no Santorini, AMORGO'S, la se ricordi 'sto nome...!"

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