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sabato 20 febbraio 2016

Dominica

"Dorado" al mercatodel pesce di Portsmouth
Le strade di Portsmouth (Dominica)
Portsmouth, mercato del pesce : DORADO
Freschissima !!
Pscatore con aragoste vive..a  10€ /KG
Rollo Head  all'inizio di Prince Rupert Bay (DOMINICA)
DOMINICA "Coconut Beach"



Cocco bello !!!














Lasciamo , Grande Anse d'Arlet, dove ci hanno fatto compagnia Flavia e Daniele  sul loro mega- catamarano "Zenaide" (Lagoon 52).
Ci diamo appuntamento a Saint Pierre, qualche miglia più a Nord, dove filiamo l'ancora davanti alla chiesa dell'antico borgo distrutto da un terremoto nel 1902.
Alla fine del 18° secolo, l'economia del posto era florida, tanto da consentire la costruzione, in pietra lavica, di un grande teatro e di alcune sontuose ville padronali, di cui ora non rimangono che poche rovine.
La sabbia della spiaggia è nera, le casupole sono semi diroccate e nere , le strade deserte: rimangono le vestigia di una fortezza francese, con baretto panoramico e qualche inutile cannone puntato verso il mare aperto...

Domenica 14 febbraio 2016

ore 8:Salpiamo l'ancora di buon ora perchè qui il sole tramonta con precisione svizzera alle 18,05 e in un attimo fa buio pesto: meglio trovarsi già all'ormeggio.
Si prosegue la navigazione verso Dominica per l'esattezza "Common Wealth of Dominica" ,da non confondere con la Repubblica Dominicana, cioè Santo Domingo "West Caribbean"...c'e sempre da imparare...
Il cielo è nuvoloso e promette pioggia: sono soltanto 28 miglia di "canale" tra Martinica e Dominica, ma l'onda dell'Atlantico ci arriva proprio al traverso.
Per fortuna ci sono almeno 20/25 nodi da Est, così si naviga con fiocco e randa terzarolata, (facciamo 7 nodi WOW !), fendendo le onde senza rollare troppo.
Ed ecco che ci becchiamo il nostro primo "Squall": pioggia " a cascata", calda, improvvisa, direttamente dal nuvolone grigio che ci sta passando sopra la testa e che continua imperterrito la sua rotta verso Ovest.
Siccome non siamo in Carinzia, il tutto dura dieci minuti, poi torna il sereno...
Con salti di vento e onde intorno ai 3/4 metri, arriviamo  a Loubiere, due miglia da Roseau, scalo per le varie MSC, COSTA, P&O,ecc... dove un baldo "rasta" dominicano ci offre una boa per l'ormeggio a 15€ a notte.
Tentiamo l'ancoraggio gratis, come nostra consuetudine, ma le profondità vicino alla breve spiaggia sono elevate, in più il vento gira da ogni quadrante e non ci fa sentire al sicuro: meglio pagare e dormire tranquilli.
"Sun Cat", VHF ch 09, ci indica la boa gialla a cui attraccare e ci garantisce che regge il peso del Paddy Boy: Robi si immerge e controlla...Grecia e Croazia insegnano  che non c'è mai da fidarsi...
Sembra tutto OK: corpo morto adeguato, e grosse cime da ormeggio con occhiello finale in nylon resistente.
C'è anche un moletto, a poche decine di metri ,per scendere a terra, ma la passeggiata fino a Roseau è lunghetta...sarà per un'altra volta : adesso ci godiamo il tramonto con un "long drink domacio", "alcool free" a base di succhi di frutta e acqua frizzante.

Lunedi 15 febbraio 2016

15 Nm per raggiungere Portsmouth, ultimo ancoraggio prima di lasciare Dominica.
Arriviamo verso mezzogiorno, con un bel sole e il vento giusto.
Passato "Rollo Head" (15° 32,50' N ;61° 29,40' W) su cui spiccano tre magnifiche ville in legno immerse nel verde, ancoriamo davanti a "Coconut Beach" , la spiaggia deserta che porta al "Secret garden Resort": paesaggio, finalmente, totalmente caraibico ! OOOOHHHH!!!
Siamo solo noi: dall'altra parte della baia ci sono almeno un centinaio di barche a vela e catamarani ormeggiati alle boe: troppo affollato!
Il fondo è sabbioso con , a tratti, scogli piatti: l'ancora "agguanta" subito, in sei metri filiamo quaranta metri di catena e ce ne andiamo ad esplorare la spiaggia.
"Et Voilà!", troviamo due "lavoranti" negri che stanno staccando le noci di cocco dalle palme  con delle lunghe pertiche, nella foresta, proprio a due passi da noi: sono vestiti con pantaloni lunghi, camicioni a maniche lunghe color cachi , cappelli di paglia e stivali di gomma al ginocchio...noi scalzi e grondanti, in costume da bagno...(Scolopendre????)
Hanno dei "machete" affilatissimi con cui incidono , con un solo taglio ben fatto, la corteccia verde della noce per estrarne la "Jelly water", cioè il latte di cocco, poi buttano il resto.
Scherziamo?? E la polpa bianca , dolce e fresca? La lasciano a noi! SSlurpp !!
Ce ne torniamo al Paddy Boy come "Papillon" con le noci di cocco, una decina, che galleggiano legate ad un parabordo che mi ero portata per sicurezza.
Robi si mette subito all'opera con il suo colttellaccio da "Rambo": "Cocco, cocco fresco...!"
'Sti Caraibi cominciano a pender forma...

Martedi 16 febbraio 2016
Cambiamo ancoraggio perchè abbiamo "arato" durante la notte ventosa, di almeno venti metri verso il largo, e ci spostiamo, sempre sul lato DX della  "Prince Rupert Bay", vicino al molo commerciale dove dovremo fare l'ingresso in Dominica, cioè la "Clearance".
Leghiamo il dinghi con catena e lucchetto all'anello in ferro del molo, dopo aver chiuso il fuoribordo con l'antifurto casareccio ideato da Robi( tubo dell'acqua in ferro e lucchetto).
Il molo è sorvegliato: chiediamo gentilmente alla signora in uniforme marron se possiamo lasciare qui  il nostro dinghi. "No problem" è la risposta accompagnata da un gran sorriso...
Alla dogana si risolve tutto in dieci minuti e 5€ di tassa. Si può fare contemporaneamente
ingresso e uscita : ci si può fermare due settimane senza dover più tornare all'ufficio. Comodo!
Di fronte allo sportello della "Clearance", nella stessa stanza, c'è un PC con collegamento intrnet via cavo, noWifi, ma gratuito e a disposizione dei clienti : SUPER !!
Controlliamo subito la e-mail, aggiorno il Blog,scarichiamo" Zy Grib" per i prossimi giorni e riusciamo anche a concludere , grazie all'ottimo lavoro di Sara dell'agenzia Brainich,le pratiche per il contratto di affitto del nostro appartamento di Trieste. Mi rendo conto che abbiamo approfittato della connessione " a gratis"... Nel pomeriggio ritorno con un bel vassoio di omelettes alla marmellata per i quattro impiegati dell'ufficio: apprezzatissimo!!
Ce ne andiamo in giro verso il centro di Portsmouth a piedi:intorno a noi montarozzi di immondizie fumanti e puzzolenti, scarichi di acque grigiastre a cielo aperto, baracche colorate ma fatiscenti abitate da persone di colore, pochi negozietti per niente invitanti, tanto verde e tanti fiori.
La frutta e la verdura ,poca, vendute sui banchetti vicino al mercato del pesce hanno prezzi alti: ad esempio 5 EC (1" Eastern Caribbean Dollar" = 0,33€) per un kilo di pomodoro.
L'unico supermarket "europeo" ha poca merce e anche qui prezzi alti...
Ci sembra che intorno a noi la gente se la passi malaccio: come farà con questi prezzi?
Proseguendo la nostra paseggiata in direzione di Roseau, le cose cambiano...
Ci troviamo davanti al "fiore all'occhiello" di Dominica: la scuola  di medicina di Roseau, costosa, a numero chiuso, frequentata da laureati in medicina di ogni parte del mondo che vengono qui per ottenere una specializzazione molto ambita.
Avremmo voluto visitare il "Campus", ma la direttrice in persona,al telefono della "security", si è scusata dicendo che la procedura di sicurezza per il semplice accesso all'area universitaria è complessa e richiede almeno due giorni di preavviso.
Poco male, noi aggiriamo l'ostacolo e, sempre passeggiando in riva al mare , incontriamo una deliziosa dottoressa palestinese, che si ferma volentieri a chiacchierare con noi per soddisfare la nostra curiosità .
Intorno al "campus" il territorio e l'edilizia sono decisamente diversi: belle ville,alberghi, case  con inferriate ovunque e  grandi giardini molto curati . Tanta sorveglianza in continua "ronda" con fuoristrada nuovi di zecca : problemi con i "locali"? Sembrerebbe di si...
Ce ne torniamo al dinghi un pò perplessi: come si vive su quest'isola?
Ed ecco che la risposta ad ogni nostra domanda la troviamo proprio al moletto di cemento del piccolo porto commerciale: Sandra, la "guardia giurata" ci accoglie con il suo sorriso bianchissimo e si ferma volentieri a parlare con noi.
(Dimenticavo: qui parlano inglese e guidano tenendo la sinistra, "as in England, of course...!")
Dopo qualche minuto scatta un invito insperato:" Volete venire a vedere la mia casa, il mio giardino e magari mangiamo qualcosa di tipico cucinato da me?"
INCREDIBILE !!!
"Siiii, molto volentieri, grazie mille, Sandra !!!!"
"Bene, domani mattina alle 9 qui al molo, non mancate!"
WOW !!!


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