All'ancora in baia, ci accorgiamo di un catamarano stile "fatto-in-casa",ancorato alla nostra dritta vicino alla costa rocciosa.Sembra disabitato: non c'è traccia del dinghy...
Sarà il solito "catarro" abbandonato..., ne abbiamo visti altri nelle baie caraibiche, non è una novità e non gli diamo importanza.
Mettiamo in acqua il nostro dinghy e ci avviciniamo alla spiaggia: dove sistemare il nostro fedele "tre D tender" in modo da ritrovarlo sano e salvo al ritorno?
Non c'è un pontile("dinghy dock") e tutte le barche dei pescatori sono semplicemente tirate a secco in spiaggia.
Non c'è alternativa: "Ohh issa !! ohh issa!!" e lo trasciniamo fino ad una palma a cui lo leghiamo con cavetto d'acciaio e lucchetto.
Il fuoribordo 6Hp Yamaha è fissato con un antifurto allo specchio di poppa.
Mentre ci infiliamo le ciabatte si avvicina Pedro, un omino sulla sessantina,sorridente e cortese.
"Togliete l'ancora e la catena,chiudetele con il lucchetto nel gavone di prua con il serbatoio della benzina. Non lasciate niente a vista. Ci penso io a tenerlo d'occhio mentre siete in paese"
Ci fidiamo? Proviamo...
Pedro e Robi |
Non ci molla un attimo, ma sempre con discrezione e cortesia.
Comperiamo frutta e verdura fresca a prezzi finalmente decenti dal banchetto di un suo amico,poi gli chiediamo dove ci consiglia di fermarci per il pranzo: "Venite con me" e lo seguiamo fiduciosi...Dobbiamo essere positivi...
Ci accomodiamo in un localino "basico" con il tetto di paglia a pochi metri dal mare: ci piace che Pedro rimanga a mangiare con noi.
C'è un unico menù, la "comìda corriènte": zuppa di pesce calda,"sopa de marisco",
con aggiunta di qualche goccia di succo di lime, bisteccuzza di maiale alla griglia "cerdo asado", riso in bianco"arroz" cotto nel latte di cocco, frittelle di banana dal sapore... neutro (?) , un bicchierone di the al lampone, zuccherato e ghiacciato.
Costo del pranzo per tre persone :30.000 Colombian Pesos (COP), l'equivalente di 10 €...
"Viva Colombia!!" finalmente i prezzi sono bassi e la qualità del cibo è accettabile.
Il nostro dinghy è sempre "a vista", ma ci stiamo rilassando e, un pò alla Totò e Peppino, ci imbarchiamo in una conversazione in lingua spagnol-triestina, che però ci permette di comunicare con Pedro.
Gli chiedo del suo lavoro.
Mentre ne parla lo ascoltiamo a bocca aperta:" Venti anni fa spacciavo cocaina e altre droghe per il narcotraffico colombiano.
Portavo il carico da qui a Miami con una lancia a motore molto veloce.
Si guadagnava bene.
Non ho mai visto in faccia il "boss".
Veniva una donna con una banconota da un dollaro con un segno particolare, divisa a metà: una era per me,l'altra mi aspettava a Miami.
Dovevo consegnare la merce a chi mi dava il mezzo dollaro ,prendevo il denaro e tornavo indietro.
Novanta ore in mare, a tutta velocità.
Se c'era traccia di Coast Guard buttavo la merce in acqua e scappavo a tutta birra...
E' andata avanti così per anni,poi gli americani mi hanno beccato.
Quattro anni di carcere in giro per gli Stati Uniti.
Mai a lungo nello stesso posto, però ho potuto studiare e sono diventato tecnico dell'aria condizionata.
Alla fine sono tornato in Colombia e adesso faccio il pescatore.
Ho sessant'anni e ho nove figli da cinque donne diverse.
La baia di Taganga, Parco nazionale Tayrona |
Tipica costruzione tradizionale con tetto in foglie di palma intrecciate |
"Aquì estàmos en la Tièrra del Amòr", conclude Pedro con un sorrisone sdentato...
Taganga , la spiaggia |
Il "cerdo asado " con arroz, verdura fresca y platanos |
Taganga : la spiaggia |
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