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| Giuli e Louis : Col-OMMM-bia! |
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| Sebastian |
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| Le borse tradizionali degli indios Tayrona: lana di alpaca e punti bassi all'uncinetto. | Bellissime!! |
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Miriam con una delle mie sciarpette in regalo    |
nostro diciottesimo anniversario di matrimonio...
Siamo in acque colombiane da tre giorni .
Il portolano "Colombia to Rio Dulce"di Frank Virgintino, scaricato "a gratìss" in PDF , consiglia di chiamare con il VHF ch 16 la guardia costiera colombiana per avvisarli del nostro transito con Cartagena des Indias come "next port of call".
Provo e riprovo ma nessuno mi risponde.
Passo allo spagnolo e tento anche con l'italiano, visto che l'inglese non sortisce effetto alcuno...
Nada.
Se avessimo bisogno di loro ???
In breve: lo "Zarpe International", foglietto rosa rilasciato dai "customs" di Bonaire, ci da diritto ad ancorare in baie colombiane per motivi di stanchezza fisica, guasti o maltempo soltanto lungo la rotta di avvicinamento al porto di destinazione.
In teoria noi non possiamo scendere a terra: saremmo " immigrati clandestini", poichè nessuna autorità colombiana ha ancòra messo il timbro di ingresso nel Paese.
Cosa rischiamo?
Sembra che qui non siano così pignoli come a Panama dove per la stessa situazione di "stallo" Fritz e Hilde, due anni fa,beccati a terra senza timbro della "immigration Police", si sono fatti 5 giorni di carcere.
Noi staremo a Taganga una sola notte poi proseguiremo per Rodadero, poche miglia più a Sud : tutto regolare.
Mentre ci godiamo il tramonto, con il paesino che si illumina come un presepe, una vocina da cartone animato ci saluta in italiano dal mare: lei è Miriam, trent'anni, spagnola di Cadice, biologa marina con "master" conseguito all'università di Ferrara, innamorata dell'Italia, che lavora da tre anni come ricercatrice a Santa Marta.
La raggiunge, con poche bracciate, il suo bel Sebastian, fidanzato colombiano anche lui trentenne,nonchè istruttore al corso sub "PADI" di Taganga .
"Usted quieres curso de bucèo?" : Robi si illumina!
"Si, segùr" ",risponde il comandante,"No gracias", rispondo io decisa, ma la simpatia della coppia ha già fatto effetto.
Ci diamo appuntamento "magnana por la magnana", che vuol dire "domani mattina" , in spiaggia, alle 9.
Altro giorno da clandestini...
Robi ha deciso per il si: Sebastian ci ispira fiducia e Miriam è un tesoro di ragazza con cui parlo in italiano per ore... (ma va??!!), con due occhioni verde acqua vivissimi...
Il costo per tre giorni di corso ,primo livello (18 mt) è di 800.000 COP (260€ circa): accettabile.
Pongo un'unico "paletto" imprescindibile: prima di iniziare il corso voglio che Robi si sottoponga ad una visita medica con, almeno, l' elettrocardiogramma.
A Taganga c'è il dottore ma non ha l'apparecchio per il controllo del battito cardiaco.
Dobbiamo andare in bus a Santa Marta, a cinque km di distanza, dove una clinica privata per la cifra di 30 € (90.000 COP) eseguirà l'esame il pomeriggio stesso.
E noi,clandestini... tranquillamente in giro per Santa Marta... in compagnia di Miriam e Sebastian...
Al ritorno a Taganga, mentre io e Miriam stiamo chiacchierando sedute su un muretto in riva al mare, si presenta Louis:"Grazie per avermi fatto sentire di nuovo il bel idioma italico(??!!).
Io ho lavorato a bordo delle navi della Costa Crocere e adesso sono tornato in Colombia , ma amo Nicola di Bari e tutte le sue canzoni."
Così, insieme a Louis, mi trovo a cantare "Il cuore è uno zingaro e vaaa..."
Dopo la foto di rito, Louis mi lascia anche la sua "benedizione": mi augura che la Colombia mi accolga sempre con amore ..".
Col-OMM-bia," il paese con il "mantra" nel suo nome, dice Louis..
"Càpitano proprio tutti a te", dice il Comandante...
Quattro giorni dopo...
Con il cuore tutto OK.
Il "curso de bucèo" è un successone: Robi è l'unico allievo e Sebastian ne è entusiasta.
Direi proprio che il Comandante è nel suo elemento: tutti gli esercizi con attrezzatura, maschera, pesi.ecc, scorrono lisci come l'olio.
Sebastian è un ottimo insegnante, scrupoloso, serio, attento: una scelta azzeccata!
Al mattino del terzo giorno verso le otto, arriva in baia a tutta birra il gommone grigio della "Armada Nacionàl": e adesso??
Sono sola a bordo, il dinghy è issato a poppa,Roby è in immersione con Sebastian: sempre senza timbro sul passaporto, sempre clandestini...
I ragazzi in divisa nera con giubbotti salvagente arancio fluo, fanno un giro veloce intorno al Paddy Boy e poi puntano direttamente al baretto in spiaggia: "Fiuuu, è solo una pausa-caffè o al ritorno mi arrestano???"
Dopo una mezzoretta riaccendono i motori ,sempre "in piena" ,puntano al largo e spariscono all'orizzonte.
Mentre la tensione si dilegua, un dinghy mal messo con a bordo un signore anzianotto magro e biondo si accosta al Paddy Boy.
Mi sa che non è colombiano..
Si presenta:è Herbert, austriaco di Salisburgo, proprietario e unico abitante del catamarano- catarro "Nethraden" .
Vive a Taganga da una decina di anni, ha sposato una colombiana e possiede una piccola fattoria dove alleva mucche e coltiva mango, sulle colline alle spalle di Santa Marta.
Si scusa per non essere venuto a salutarci appena siamo arrivati, ma il motore del gommone era in riparazione.
"Gentile",penso.
Poi scopro che la ragione della sua visita è un'altra.
Siamo all'ancora a Taganga da troppo tempo: "qualcuno" ci sta tenendo d'occhio.
Herbert ,tramite la famiglia colombiana della moglie , è riuscito finora a scoraggiare i malintenzionati, ma mi dice chiaramente che la situazione si sta deteriorando...meglio cambiare baia...qui non siamo più al sicuro...
Sono appena le nove di mattina...
Robi rientrerà dall'ultima lezione alle 13:in spiaggia i turisti e le famigliole locali nuotano e schiamazzano, mentre i pescatori sistemano le reti all'ombra delle palme...
Musica dai baretti e poliziotti assonnati di pattuglia con le loro divise dai giubbotti verde fluo: sembra che sia tutto OK...ma non è il caso di tirare troppo l'elastico.
Oggi pomeriggio si salpa alla volta di Rodadero: ambiente più salutare...
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