il panorama agrestediMarie Galante |
In campagna...
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Già a vederla dal mare quest'isola mi piace: piatta, verde ,rotonda, circondata da una striscia di sabbia chiara che fa diventare il mare turchese , poi azzurro, poi blu cobalto.
Giornata di sole accecante, circa 20 miglia da percorrere da Dominica verso NNE con un traverso comodo, fiocco e randa "a toda vela": navigazione serena con crema solare protezione 50 ...ed è il 20 di febbraio...
Ancoriamo nella grande baia di Saint Louis (15° 57'N;61°19'W), dove saremo in tutto una cinquantina tra barche a vela e catamarani.
Sono tutti equipaggi molto rispettosi della privacy,direi silenziosi, coscienziosi nella scelta dell'ancoraggio, cortesi quando ci si incontra a terra.
Il paesino di Saint Louis , come il resto dell'isola,è abitato da "creoli": qualche baretto, una panetteria,qualche ristorantino che a volte apre, a volte no...
L'agenzia turistica è sempre chiusa.
Funziona il mini-bus per Grand Bourg , si vedono in giro i pompieri e c'è un grande supermarket dove accettano la MasterCard e gli Euro: tutti parlano francese.
C'è pure il monumento ai soldati che sono partiti da quest'isola per andare a combattere, volontari, sul fronte francese durante la prima guerra mondiale: un viaggio di mesi attraverso miglia e miglia di Oceano per poi ritrovarsi a morire in Francia, in trincea? Sconvolgente...
Perchèsi chiama "Marie- Galante"? Perchè Cristoforo Colombo ,che ha esplorato queste zone durante il suo secondo viaggio alle "Indie" nel 1497, ha voluto darle il nome della sua nave ammiraglia.
E pensare che prima di lui qui c'erano gli indiani Arawak e molto dopo di lui quest'isola, con la sua coltivazione massiccia della canna da zucchero è stata terra di schiavi africani e latifondisti francesi fino alla fine del 18°secolo, quando la schiavitù fu abolita definitivamente in questa parte del mondo.
I negri "creoli" sono la maggioranza della popolazione e l'isola ne ha assorbito l'aria pigra e sonnolenta che potrebbe essere anche frutto di nostalgia,rassegnazione,tristezza?
Centinaia di anni in catene lasciano sicuramente un brutto segno nell'anima...
Noi , intanto che meditiamo sulla storia di queste distese di canna da zucchero, scaricate le bici dal Paddy Boy, ci facciamo delle pedalate "caraibiche" tra palme da cocco e mangrovie.
Domanda: ma non sarà pericoloso stare sotto 'ste palme con 'sti cocchi belli gialli e maturi di almeno due chili l'uno appesi tutti in grappolo lassù in alto, a dieci o più metri da terra?
E se con il vento e l'ondeggiare del bel tronco elastico ,uno di questi si stacca dal mucchio e mi diventa un "proiettile "??? Meglio non pensarci e continuare a pedalare veloci...
Per fare una bella nuotata non c'è che l'imbarazzo della scelta: sabbia bianca ovunque, acqua 28/30°, aria 30/32° con Aliseo a 10/15 nodi, sempre presente.
Scegliamo la spiaggia comunale tra Grand Bourg e Capesterre: l'unica con le docce!
Intorno a noi i bimbi delle scuole elementari che imparano a nuotare con il loro maestro "rasta"...
Hanno la tavoletta di neoprene e indossano magliette a maniche lunghe con pantaloncini aderenti ,al ginocchio, tipo "ciclista": bisogna proteggersi dal sole.
Ma se sono tutti negri?? Evidentemente si scottano anche loro...
Grand Bourg dovrebbe avere un Marina, andiamo ad esplorare la zona in bici: neanche povare ad avvicinarsi con il Paddy Boy!
Sono solo due moletti galleggianti, all'interno di un porticciolo, con al massimo due metri di profondità dovuta ad insabbiamento annuale garantito e senza dragaggio.
NO grazie, rimanimo all'àncora a St. Louis.
L'isola ci regala paesaggi verdi, stagni con gli aironi e le mucche al pascolo, belle case padronali , ma anche catapecchie fatiscenti e un'antipatico fumo puzzolente risultato della immondizia bruciata all'aria aperta: niente raccolta differenziata??
Come la mettiamo con la diossina?? Depuratori per gli scarichi urbani?? Mah...
Ci imbattiamo in "sobborghi" nuovi di zecca con graziose bifamiliari dotate di aria condizionata e pannelli solari,vialetti asfaltati con posto macchina garantito. Tutto finanziato dalla Comunitò Europea. Tutto deserto!!!
Caraibi francesi: spreco ? Cattiva gestione?? Terzo mondo??
Eppure ogni giorno i bei velieri da crocera di lusso , a quattro o più alberi danno àncora nella baia di St. Louis e lasciano scendere a terra il loro carico umano bianco latte che , in infradito, si spande per vie e baretti a consumare bevande gelate prima e dopo aver noleggiato a 35€ /die un'utilitaria tirata a lucido: qui le automobili sono sempre immacolate . Ci tengono ...Alle loro case, meno...
Verso Nord Ovest il profilo montuoso di Guadelupe chiude l'orizzonte, mentre a Sud Est si intravedono le colline vulcaniche di Les Saints: non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Poche miglia e il volto dei Caraibi cambia all'improvviso!!
Benvenuti a Les Saintes...tutta un'altra storia !
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