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mercoledì 17 febbraio 2016

Martinica

Eccoci qua.
Marina di Le Marin, Port le Marin, isola di Martinica , Piccole Antille,o, come le chiamano gli inglesi, "Windward Islands"(isole sottovento): qui si parla francese, si paga in Euro e le ragazze , dice il mio Comandante,sono forse anche più belle di quelle di Capo Verde...
Quattro notti in Marina per smaltire la traversata, fare almeno due lavatrici da 7 kg ciascuna (7€ l'una), doccione calde a volontà e cambusa al "Leader Price", in bicicletta, a un chilometro dal Marina sul lungomare vicino al cantiere navale.
Da quando siamo arrivati non abbiamo fatto una nuotata !!! L'acqua intorno ai pontili è torbida e oleosa...Si pensava di noleggiare un'automobile per visitare l'isola: tutto esaurito! C'è il Carnevale! Turisti a go-go e prezzi alle stelle. OK, ce ne andiamo all'ancora a Saint Anne, appena fuori dalla "Passe" che porta al marina.
Si, c'è da stare attenti ai bassi fondali : i relitti abbandonati te li indicano senza dubbio alcuno...
Se arrivi di notte dall'ampio, deserto, innocente Oceano Atlantico,NON portarti sulla batimetrica dei 12/20 mt : ti puoi incastrare malamente nelle innumerevoli "nasse" che punteggiano tutta la costa Sud dell'isola di Martinica intorno alla "Ilet Cabrits".
Sono infide: due bottiglie o tanichette di plastica segnano la prima "nassa" sul fondo , mentre una cima a pelo d'acqua di 5/6 mt. collegata ad un'alta "carabattola" di plastica, segna la posizione della seconda nassa. Di giorno ci vuole uno a prua che ti aiuti a zigzagare , di notte???
 Soluzione:tenersi ben lontani dalla zona di pesca,continuando sulla batimetrica dei 60 mt fino all'ingresso della "Passe" per Port Marin.
Siamo in febbraio, alta stagione: centinaia di barche a vela alla fonda davanti a Saint' Anne sono una visione un pò sconvolgente ..
Quanta "cacca" in mare ogni mattina??
Dovremmo nuotare QUIII??
Fa caldo e la tentazione c'è, ma preferiamo rinunciare al" bagno- con - salmonella" e , balzati in sella al nostro nuovissimo "3D Tender" in alluminio e Neoprene caraibico, raggiungiamo il pontile in legno dove ormeggiano tutti i "Dinghies, gommoni, tenders" delle barche alla fonda.
 Nessun dubbio: qui non ci si fida...
Ogni gommone ha cima in acciaio e lucchetto: niente scherzi, o così o ,sparito il tender, te ne devi tornare a nuoto!
Intanto una banda di percussionisti scatenati sta percorrendo le stradine di Saint Anne: Carnevale!!Dai che li seguiamo anche noi!!
E' un carnevale "povero", senza carri , con poche " maschere", ma tutta la gente del paesino balla in strada e segue la banda nei suoi giri . Belle fanciulle, omoni giganteschi, donnone straripanti in fuseaux(Botero insegna che "grasso è bello"), bambini bellissimi e vecchiette con il classico abito in "madras"(tessuto di cotone a quadrati coloratissimi tipo"Scozzese") tutti sorridenti e simpatici.
Si fanno fotografare molto volentieri: non ci sono ubriachi o atteggiamenti indisponenti.
 Si balla per strada in assoluta allegria, seguendo il ritmo e sudando non poco, fino al tramonto.
Verso le dieci di sera la festa si è smorzata ed è tornato il silenzio: strano questo orario per noi che eravamo abituati al malefico baretto greco con" musica(?) tecno" , a tutto volume fino alle sei del mattino!!!
 Qui sono più civili e rispettosi.
Di notte, pur circondati dalle altre innumerevoli barche a vela , dormiamo benissimo.
 C'è sempre un bel vento che entra dagli oblò , nessun equipggio "caciarone", nessun generatore che disturbi la qiete...quanto è lontana la Croazia...!!

Petit Anse d'Arlet
lunedi 8 febbraio 2016
Da Saint Anne (14°26,00'N, 60°53,70'W) , tre orette di navigazione con fiocco e vento in poppa, passando tra l' isolotto "Diamond Rock" e Martinica (14°26,90'N ;61°03,50'W), ancoriamo alla Anse Chaudiere , qualche centinaio di metri più a SE di Petite Anse d'Arlets.
Il posto è frequentato, saremo almeno venti barche, ma molto ridossato e tranquillo.
L'alternativa sono le boe (a pagamento??) davanti al paesino di Arlets: tutte occupate...
No problem: si sta benone all'ancora, gratis.
Dobbiamo occuparci della chiglia del Paddy Boy: una selva di fiorellini, anemonucci, alghette e  vermicelli hanno stabilito la loro dimora sulla antivegetativa nera"Jotun Mare Nostrum" della nostra barca. Spiacenti ma dovete proprio sloggiare!! ..E vai di spatola, con maschera e pinne, per tutto il pomeriggio...Passatempo piacevole con l'acqua del mare a 27°...
Sopra di noi l'Aliseo spinge imperterrito dei grossi nuvoloni grigi.
A tratti piove, "Chiudi tutti gli oblò", poi rispunta il sole, "Apri tutto che si muore di caldooo!!", poi brevemente piove di nuovo e" Richiudi tuttoooo..."Naaa....CARAIBI !!
Non abbiamo ancòra trovato l'acqua limpidissima, le tartarughe e la barriera corallina: per adesso ci accontentiamo di un fondale di alghe e sabbia, con tantissime conchiglione rosate e ricci dagli aculei bianchi . Questi ultimi non hanno niente "in testa"per mimetizzarsi: che siqa un "vezzo" del Mediterraneo
Grand Anse d'Arlets
"Girà el cantòn..."La grande baia è affollata, con tutte le boe ,gratuite (!!!),occupate, ma troviamo facilmente un bel ancoraggio in 6mt, "via dalla pazza folla".
Siamo a terra in pochi minuti con il tender: sabbia dorata, acqua a 27°, palme da cocco e baretti coloratissimi in spiaggia. Qui si chiamano "piet en l'eau" (piedi in acqua): una birra piccola 4,50 €...NAAAAA !!!!CARAIBI ....
















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