Da Leros a Levitha
Alla boa a Levitha |
Il fiordo di Levitha |
L'ingresso al fiordo di Levitha |
Quando la motovedetta della Hellenic Coast Guard esce in pattugliamento notturno, noi "becchiamo " l'acqua(non potabile) dall' unica colonnina funzionante, la loro...
Ombra e cibo casereccio a Levitha |
Il Comandante con il Paddy Boy alle sue spalle |
Notiamo però che non ci sono più i ragazzotti /idioti/sordi che in ottobre sfrecciavano sul lungomare di Lakki fino a notte inoltrata (!) a bordo delle loro auto truccate con lo stereo "a palla":crisi?
Nonno non passa più i soldi per la benzina??E vaaaaiiii....!
Giovedi 16 luglio finalmente si riparte.
Destinazione : isola di Levitha (36° 58' N , 26° 27' E)
Subito fuori dal porto di Lakki ci accoglie un NW 6 Bf: un bel traverso con mare formato che affrontiamo solo con il fiocco.
Sono circa venti miglia senza alcun cambio di bordo, con vento costante e mare formato: 7/8 Kts di media.Non male...
In questi momenti ci si rende conto di quanto sia comodo avere il pozzetto centrale. Le onde frangono al mascone di dritta, ma non una goccia ci bagna:grazie Paddy Boy, sei una buona barca...
Arriviamo a destinazione nel piccolo fiordo che si apre sulla costa sud dell'isola.
Una quindicina di boe per l'ormeggio, di cui solo due già occupate , installate dal gestore dell'unica trattoria sull'isola, ci garantiscono un ridosso totale e sonni tranquilli.
Levitha non è particolarmente attraente.
Il suolo arido e deserto, quattro casupole dipinte di bianco intorno alla trattoria, un piccolo orto , qualche capra e alcune barche di pescatori.
La stradina che collega la baia al minuscolo centro abitato è deserta,nessuno neanche alla trattoria, ma, dalle porte aperte giunge l'eco della TV: la "soup opera" del pomeriggio è ormai un appuntamento imperdibile , molto più interessante del "grexit" incombente...
La "tavernetta"di Levitha |
Noi paghiamo subito: non ci interessa l'agnello al forno con patate arroste, ma gli altri equipaggi scendono volentieri a terra per deliziarsi con la cucina locale.
Venerdi 17 luglio , sveglia alle 6.30, colazione e partenza per Amorgos.
Rotta 263°, passando a S dell'isola Kinaros, con un bel N 5Bf, randa piena e fiocco.
Tutto bene per le prime dieci miglia,poi,di fronte alle ripide scogliere di Kinaros, il vento improvvisamente cala a dieci nodi, con mare grosso e raffiche improvvise di ricaduta che arrivano a 30 kts.
Amorgos, Agios Pavlos , la piscina in riva al mare |
Amorgos, isola di Nicouria, baia di Kalotyri |
Amorgos, il resort di Agios Pavlos di fronte all'isola di Nicouria |
Amorgos, Agios Pavlos |
All'improvviso in una "cupola blu" vediamo cinque grossi delfini che surfano veloci ad un pelo dalla superficie: beati loro, come se la godono!!!
Finalmente lasciamo Kinaros alle nostre spalle e ci avviciniamo alle scogliere altrettanto irte ed impressionanti di Amorgos, alla nostra sinistra.
Il vento cala e gira da W, il mare si fa più impressionante ed incrociato.
Volgiamo la prua a N per non avere quelle rocce alte almeno 300 mt sopravento: guadagnamo qualche grado avanzando con vele e motore.
Ci sono solo 10 Kts di vento da W e ci sembra di essere un tappo di sughero in mezzo al mare, ad un pelino dal mal di mare...
Cambio di bordo, rotta 243°, vento di nuovo da NW in rinforzo fino a 20Kts: si va via che è un piacere! Siamo abbastanza stanchi...
Amorgos, Agios Pavlos |
Dai che ci siamo quasi...!
Passiamo tra Nikouria e l'isolotto di Atimo: in un attimo il mare si placa.
Il fondale turchese ci accoglie come fossimo in un lago di montagna.
Qualche raffica isolata che si attenua mentre ci addentriamo nella bella, grande, tranquillissima baia.
Si fila l'ancora con un bel sospiro di sollievo.
La baia di Kalotyri ad Amorgos dove abbiamo ancorato il Paddy Boy |
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