Esistono ancòra i lucidascarpe... |
Traffico marittimo incessante sul Bosforo |
DELFINI !!! |
In mezzo ai vaporetti... |
Una delle magnifiche ville antiche sul Bosforo |
Lato europeo del ponte sul Bosforo |
Pesce fritto e insalata: boat food |
Eminonu: la zona del porto |
La torre di Galata e il ponte che la collega al Corno d'Oro |
Il vaporetto della "Turyol" |
Ovunque pannocchie lessate e poi abbrustolite |
Il mercato egiziano delle spezie |
Un hotel di lusso sul Bosforo |
Dopo un pò ci fai l'abitudine, ma il primo giorno ti senti letteralmente "assediato".
La "Torre di Leandro" all'entrata Sud del Bosforo |
Che sei un turista si vede , che sei uno sprovveduto lo capiscono subito...
I negozianti, TUTTI, stanno sulla porta del loro "buco" straripante di mercanzia e ti accologono con un grande sorriso: "Yes, please, come in. We have all you need!" ( Accomodatevi, prego, abbiamo tutto ciò che vi serve!)
Tu , ignaro,rispondi gentilmente" No, Thanks" al loro saluto e da lì in poi potresti entrare tuo malgrado nel girone dantesco delle tazzine di "cjai" (the) e delle contrattazioni estenuanti.
Capito l'andazzo, passi "a muso duro" davanti ad ogni vetrina.
Niente più sorrisi, mentre loro continuano insistenti: "Yes, please.."
Se si accorgono che sei italiano,sono anche capaci di intonare la famigerata popolarissima all'estero "Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano, lasciatemi cantare, io sono un italiano..." di Toto Cutugno ! Poveri noi,nessuno sa chi sia Pavarotti...
Per andare e tornare dall'albergo percorriamo la stessa strada ogni santo giorno: loro sono lì in agguato! Devi camminare nel centro della via per non essere fermato, sempre con gentilezza, ed invitato a salire sulla terrazza panoramica anche solo per un "cjai". Non ti guardano nemmeno in faccia , altrimenti si accorgerebbero che sei la stessa persona che ti ha già detto di no almeno venti volte!!!???
Come dicevo, dopo un giorno "li conosci e li eviti".
Passeggiando per questa metropoli che sembra un enorme bazaar, ci accorgiamo di quanto sia pulita. Non una cartina in strada, niente bottiglie di plastica abbandonate, e tantissimi WC (una lira) a disposizione in ogni rione. All'uscita dalla zona "toilettes" il gestore(sempre uomini,mai vista una donna...) ti versa sulle mani alcune gocce di essenza di bergamotto: fresca, profumata cortesia.
Ovunque migliaia di turisti :ovunque centinaia di poliziotti!!
Anche donne poliziotto, in coppia, in divisa "maschile" e logicamente senza velo.
Controlli severissimi con metal detector e raggi X , come in aereoporto, all'ingresso di ogni museo.
Niente del genere per entrare in moschea: si fidano.
Ci si sposta a piedi,in tutta sicurezza anche di notte,per assaporare meglio questo stile orientale di vita.
Nei vicoletti più angusti il profumo delle essenze alla frutta che si espandono dai "narghilè" ti riporta, forse, a quell'idea romantica di una Istanbul del Novecento, con l'Orient Express e il misterioso "harem" del Topkapi...ahimè perduta per sempre...
Ma torniamo a noi...Per le lunghe percorrenze ci sono i tram urbani, velocissimi e moderni. La "Istanbul Card" , costo 10 TL, va caricata con almeno 50TL, e ti consente di accedere ad ogni mezzo (taxi esclusi) con uno sconto notevole rispetto ai normali "gettoni"di 4TL a corsa.
Lungo il molo di Eminonu, vicino al ponte di Galata,almeno un centinaio di "Yes, please" ti offrono una mini-crocera di due ore sul Bosforo , con guida in lingua inglese,a 10€ a persona:sembra un prezzo accettabile..
Naaa!!! La "Turyol", compagnia municipale di vaporetti ti offre lo stesso servizio per 12TL, circa 4€ a persona, su navi molto più grandi e sicure delle barchette private di cui brulica tutta la zona del "Corno d'oro".
Lo Stretto del Bosforo è mille volte più trafficato dello Stretto di Messina!
Il vento da NE e una corrente contraria di almeno cinque nodi proveniente dal Mar Nero fanno arrancare anche il nostro vaporetto. Non vediamo alcuna barca a vela nei dintorni:per osare la risalita ci vuole un buon motore e nervi saldi.
Come se non bastassero le decine di vaporetti, taxi boats, motoscafi privati e sgangherate bettoline in legno, ogni mezz'ora compaiono le porta containers, che , indifferenti a tutto, enormi e cariche a tappo,sfilano al centro del Canale.
La zona asiatica è "futuristica" e più residenziale.Grattacieli altissimi con linee "spaziali" soffocano i minareti :sembra un alveare di vetro e cemento che non ha fine...
MA..., in tutto 'sto casino, sotto il ponte di Galata,vediamo un branco di almeno venti delfini che sta cacciando con salti e giravolte :incredibile ISTANBUL!
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