A SX:Costume da bagno "suggerito"alle donne velate |
La signora che prepara i ravioli al ristorante |
Turiste velate ma non del tutto: si vedono le mani... |
Il parco pubblico di Eyup |
Giuly versione Islam |
Le "babbucce" fatte a mano per la moschea |
Perchè coprire questo sorriso? |
Bella e serena...senza velo, per scelta. |
Meglio così?? |
Sempre seduta a gambe incrociate, nella vetrina del ristorante, a farcire ravioli e pizze |
La "moschea Blu " |
Il Bosforo dalla moschea di Solimano il Magnifico |
La moschea di Solimano il Magnifico |
Il lavaggio prima di entrare |
la danza dei Dervisci. troppo "turistica" |
Giuly in moschea, con le scarpe nel sacchetto e il cappuccio al posto del velo |
la preghiera del venerdi |
L'imam che predica e istruisce |
Gli abiti per la circoncisione |
ISLAM.
La traccia più evidente di questa religione sono le moschee.
Piccolissime e modeste, oppure incredibilmente belle, immense e sfarzose, le trovi ovunque.
La loro presenza è sottolineata cinque volte al giorno dall'imam che "canta" in arabo, rigorosamente dal vivo, l'invito alla preghiera.
Centinaia di altoparlanti ne diffondono ovunque la melodia. Non lo puoi ignorare , scandisce le ore della giornata,incomincia prima dell'alba, e segue il calendario lunare...
La visita alle moschee è sempre gratuita. Ingresso vietato ai turisti "infedeli"solo durante la preghiera comune.
Noi ,donne non mussulmane, oltre a toglierci le scarpe, come fanno tutti, dobbiamo velarci il capo,spalle comprese e, se l'abbigliamento non fosse adatto, ci viene fornito anche un grembiulone di stoffa da allacciare in vita.
All' interno della "Moschea Blu"(NdR: Il blu deriva dai lapislazzuli finemente macinati con cui sono state fatte le piastrelle che la rivestono),c'è un ufficio di relazioni con il pubblico sempre aperto.
Ottima occasione per una "intervista" con l'imam che , parlando in inglese, molto gentilmente risponde a tutte le domande.
In breve.
l'Islam è basato sulla responsabilità individuale nel seguire gli insegnamenti del Corano,rivelato da Allah al suo Profeta Maometto, ben seicentosessantanni dopo Cristo.
Se sei un bravo mussulmano , ti adegui a tutto ciò,pur rispettando le opinioni religiose altrui. Amore, rispetto, carità e preghiera accompagnano ogni momento della vita di un fedele. Questa è la regola: l'uomo, però, ha creato una miriade di eccezioni e di interpretazioni con risultati pesantemente negativi (vedi ISIL...!)
Ataturk, negli anni venti , ha rivoluzionato anche il mondo islamico, inserendo l'alfabeto "occidentale" al posto di quello arabo, anche nel Corano, interrompendo così una tradizione millenaria.
Insieme a noi, a colloquio con l'imam, c'è una coppia di sposi mussulmani. Lei è originaria della Lettonia ,lui, pur alto e biondo(!?), è turco. L'imam offre alla sposa una copia del Corano scritta in arabo, quindi preziosa a tal punto che la bella signora , per prenderla in mano dovrà prima lavarsi ed asciugarsi le mani in segno di rispetto. Il libro viene quindi consegnato al marito, che lo può prendere senza alcuna abluzione preventiva... Quando ci congediamo, l'imam dà la mano solo agli uomini presenti. Non può toccare neanche la mano delle donne...Regole...
Sul magnifico, soffice tappeto di lana rosso a disegni floreali che ricopre tutto il pavimento della moschea, sta correndo ,scatenato, un bimbetto vestito da "pashà": avrà sette anni...
Ci spiegano: sta per essere circonciso all' ospedale.
Non sarà proprio un bel momento ,ma la famiglia e le regole religiose trasformeranno un attimo di dolore fisico in una giornata di festa,affinchè il ricordo positivo attenui o scacci del tutto quello doloroso della mutilazione subita...Regole...
In un angolo dell'immenso salone alcuni fedeli,uomini , seduti a gambe incrociate, ascoltano le parole dell' imam.
Le donne possono farlo nello spazio a loro riservato, alle spalle degli uomini, dietro ad una grata di legno che le rende invisibili...Regole...
Prima di entrare in moschea, gli uomini devono lavarsi i piedi, le mani ,il viso ... In questi giorni fa un freddo cane, ma i l"lavabo"(parola turca!!!) sono all'aperto e tutti, incuranti di pioggia e vento, si adeguano alla tradizione.
Le donne devono lavarsi al coperto, lontano da sguardi indiscreti, al caldo...
Le donne hanno più diritti, dicono, degli uomini.
Se lavorano, possono tenere il salario per loro stesse, ma sono pagate il 40% in meno dei loro colleghi.
La preghiera del venerdì in moschea è obbligatoria per gli uomini: le donne possono pregare a casa.
In città quasi l'80% delle donne è velato e vestito di nero, con guanti neri a coprire anche le mani.
Alcune ragazze portano dei foulard colorati, sostenuti da un'impalcatura interna rigida che trasforma il tutto in un casco colorato di forma allungata, mentre l'informe palandrana nera a volte è sostituita da un soprabito stile militare,blu o grigio, dal taglio più femminile, con cintura, bottoni e spalline: un nuovo look islamico.
Vi racconto un episodio insolito.
Robi ed io siamo a Eyup, quartiere di Istambul molto religioso, a nord del Corno d'Oro.
Stiamo mangiando un panino, seduti sulla panchina del parco pubblico in riva al mare. Intorno a noi molte famiglie si godono il pic-nic al sole, uomini e donne velate, accovacciati sui tappeti distesi sull'erba.
Una coppietta si scambia qualche innocente affettuosità sulla panchina a pochi metri da noi.
La coppia di poliziotti di ronda si avvicina.
Gentilmente fanno alzare il giovane e lo allontanano di qualche metro dalla ragazza che, notiamo, è turca,ma in jeans e senza velo.
Assistiamo alla "ramanzina" che i poliziotti rivolgono al giovane: non alzano la voce, ma si vede bene che non accettano certe effusioni (un bacio???!!) in pubblico. Tutto chiarito? Farete i bravi? ...e continuano la loro ronda diurna...
Regole...
C'è molto, moltissimo rispetto per le moscheee, il luogo che le circonda e le regole religiose, ma non in tutti i sobborghi di Istanbul. In centro, quartiere di Sultanahmed, dove si riversa il mondo "miscredente " e coloratissimo dei turisi, si vedono molte floride fanciulle musulmane in minigonna, jeans attillati e,"tette al vento" come si dice da noi.. Una convivenza incredibile di "permesso" e "proibito" che dà l'idea del conflitto che sta vivendo questo Paese.
Il governo di Erdogan è rigoroso : vorrebbe riportare la Turchia ad un'osservanza più stretta della religione mussulmana, ma le nuove generazioni a contatto con la civiltà occidentale, fanno fatica ad accettare il "passo indietro " che le aspetta. Chi vincerà?
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