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giovedì 19 settembre 2013

Prima "pescata"




Il comandante ha finalmente pescato quattro bei pesciotti(uno è riuscito a scappare) “alla traina”, tra Erikoussa e il golfo di Avlaki.
Cena assicurata.



Non contento, il giorno dopo,con il tender e il motore al minimo, si è fatto un giro del golfo di Avlaki . Ha preso una “lampuga” di mezzo metro,ma anche questa è riuscita a “slamarsi” prima che il guadino la acchiappasse definitivamente.
Pazienza..
Per cena ,però ,è arrivato un polpo sui tre etti.L’ha catturato mentre io ero al supermarket: con me presente il piccoletto sarebbe stato graziato all’istante…
In questi ultimi giorni stiamo affinando le tecniche di cattura…ma senza grandi risultati.
Un “indigeno” ci ha istruito sulla pesca dell’”octopus” con un’esca mai vista prima: è da provare!














12 settembre 2013      “ DEE”


Baia di Avlaki (CORFU’)
Siamo a cena da Adonis,Taverna Avlaki.
Il nostro PC ha appena ripreso a funzionare come si deve: era ora…siamo sollevati e  ci stiamo gustando un ottimo moussaka …
Un signore con barba e pizzetto bianchi si avvicina al nostro tavolo:” Siete voi che vivete a bordo della barca bianca ormeggiata qui davanti?” ci chiede in inglese. “Si.Anche lei è uno skipper?”” No,no, sono solo alla mia prima lezione di vela ,ma mi piace molto tutto il vostro mondo..”
Così conosciamo Derek ,Dee per gli amici,autentico scozzese che però vive e lavora a Londra,in questi giorni in vacanza qui con la moglie Julie Ann( che sarebbe poi Giuliana…)
Di una spontaneità unica,Dee ci invita al suo tavolo dove conosciamo anche Justin e Irene,i loro amici irlandesi.
Si parla tantissimo,mi correggo,io parlo tantissimo e Robi ascolta tantissimo…Ogni tanto si vede che perde il filo del discorso probabilmente distratto dalla “fauna turistica locale”…
Veramente una piacevole serata che si conclude con l’invito a bordo del Paddy Boy per il giorno dopo: i due “maschi” accettano subito,mentre le signore ,tra risolini e cenni di diniego ,ci fanno capire che per loro sarebbe troppo “avventuroso”.Le rassicuro: non partiremo per una crociera dimostrativa,il Paddy Boy è all’ancora e lì rimane. Niente da fare!
E sia:il mattino seguente, Dee e Justin,che NON sa nuotare,dopo un brevissimo tragitto in tender,salgono a bordo.

Sono curiosi e molto interessati a tutto. Dopo un’oretta il loro verdetto è unanime: BEATI VOI…(!!!)
Ma,nel pomeriggio ,Julie Ann si fa coraggio:anche lei, convinta da Dee,sale a bordo.Come non premiarla con  una delle mie spille ??!
Alle 19.30 li aspetta il volo per Londra :ci regalano una intera borsa della spesa piena di vari generi alimentari che loro non possono portarsi in aereo!
 Tanti anni fa,quando Robi e io viaggiavamo in moto e tenda,anche noi regalavamo i rimasugli della nostra ultima cambusa ad un altro motociclista appena arrivato… Che ricordi…
Due giorni dopo mi arriva una mail da Dee:”Partiti da Corfù sotto la pioggia. Arrivati a Londra sotto la pioggia.Ho ripreso a lavorare il mattino dopo sotto la pioggia. Le previsioni danno “pioggia incessante” per i prossimi  giorni…E con voi come va?”
Come faccio a rispondergli che qui abbiamo un sole splendido con 30° e il mare intorno ai 28° che non usciresti mai dall’acqua??!!












La Tartaruga
Mi sto lentamente incamminando verso la mia tana nel fitto della boscaglia,quando li vedo arrivare. I soliti turisti : arrivano con il loro “gommino”,fanno quattro zompi in acqua, stanno fermi  per un pò sdraiati al  sole e poi se ne vanno.Niente di nuovo.
Me ne sto accucciata dietro questo tronco e aspetto che si levino di torno…Li osservo: lei stile “tedesca di Germania”lui molto più “marocchino”.Si lamentano della plastica che ha invaso la spiaggia: hanno ragione! Qui davanti i vasconi degli allevamenti di orate sono una fonte inesauribile di orrendi sacchi di plastica grigia che gli umani usano per il mangime e poi “mollano” in mare senza farsi alcun problema.
Vedo che la signora bionda prende uno di quegli ignobili sacconi  e comincia a riempirlo con le bottiglie di plastica che tappezzano la riva: buona idea! Un sacco non basta. In pochi minuti ne riempie almeno quattro,ma dove li può mettere?? Tra i cespugli dietro la spiaggia??? Ma scusi,madame,così libera l’arenile ma mi inquina il bosco!!!Niente da fare,non mi sente…
Riprendo la mia lenta passeggiata.”Robiiiiii,una tartarugaaaaaa!!!!!Prendi la macchina fotografica nel tender!!!!!”
Che fretta c’è,signora mia,sono una tartaruga,mica “Speedy Gonzales”?!
La bionda si avvicina cauta e comincia a scattarmi le prime foto,emozionatissima.Io mi fermo,non si sa mai che ‘sti due siano di quei fanatici del WWF e che adesso comincino a mettermi anellini,codici a barre e altre amenità di questo genere…
NOOOO signora ,NON mi tocchi,mi metta giuuuuu!!!!NOOO,NON in acqua,non sono una “Caretta Caretta” sono una tartaruga di terra!!!!Ma non li vede i documentari alla TV ?????
Va be’,dai,l’ultima foto ricordo gliela concedo,dopotutto ha ripulito la mia spiaggia…
“DUE SCHIZE”
Giovedi sera,mentre Dee e signora partivano per Londra,sul golfo di Avlaki si è abbattuto un sano “neverin” da NW. Ormai Robi ed io andiamo” in automatico”: forse due minuti per infilare le cerate complete di stivali e cintura salvagente.
Motore in moto e occhio al grippiale per vedere se l’ancora rimane al suo posto: niente da fare! Sotto di noi praterie di posidonia:l’ancora “ara” scalzata dalle onde ripide che in un baleno rendono la baia un inferno…Stiamo andando in spiaggia: salpiamo l’ancora .Vado a prua per ricuperare il grippiale che potrebbe finire nell’elica: OK,ce l’ho! Ci spostiamo di una cinquantina di metri verso il largo e ri-filiamo l’ancora con almeno 50 mt di catena:sotto di noi 7mt di fondale…Il vento cala ,il mare però resta “cattivo”.Stiamo di guardia…Fa qualche goccia di pioggia,niente tuoni né lampi:meglio!
I nuvoloni pieni d’acqua si muovono verso E: in quota c’è ancòra un forte vento…Il mare si sta notevolmente calmando.CALDO!! Con le cerate addosso si scoppia!!! Ecco la Luna,le stelle,niente più nuvole: tutto finito!
“NEVERIN”: La solita mezz’oretta da brivido…










Santo Stefano

Nella baia di Avlaki con il NW si “balla”.Meglio “girar el cantòn” e trovare un altro ridosso meno soggetto alla risacca.
Ci fermiamo a Santo Stefano,circa tre miglia all’interno del Canale di Corfù ,tra l’isola e l’Albania.
Una baia piccolina con un grazioso paesaggio “corfiota” fatto di elegati ville che punteggiano il verde della collina .Il lungomare ,disseminato di taverne e negozietti,ospita anche una numerosa colonia di OCHE che ,inseme agli amatissimi gatti greci,si aggirano tra i tavoli  dei turisti inglesi.
Filiamo l’ancora non troppo vicino alla spiaggia:c’è un incessante via vai di barchini a noleggio e vorremmo evitare un incontro ravvicinato…
Salutiamo con un cordiale”Good morning!” uno skipper inglese che sta lasciando la baia.”Italiani!! Berlusconi!!! Senioritas!!!Aiaii,Aiaii!!”
Ma si può????
Siamo a metà settembre  ma il bel sole e l’acqua a 27°richiamano ancòra un sacco di turisti e …di barche!
Al mattino eravamo in tre: nel primo pomeriggio regnava già un discreto CAOS con quindici barche alla fonda,di cui tre catamarani e un mega motoscafo con luci blu sotto la spiaggia di poppa…
Alla sera sembrava di essere di nuovo a HVAR( !!!!)senza però il frastuono delle discoteche: qui solo discreta,rilassante musica greca…
Un pensiero sorge spontaneo:”E se arrivasse un altro “neverin” in una baia così piena a tappo???Sai che CASINO!!!!”
Mezzanotte:ancòra non riusciamo a dormire …
Improvvisamente ONDE!! Grandi,lunghe!!
MA DE CHE ????
 Usciamo di corsa in pozzetto:alle nostre spalle,quindi di poppa,vicinissima ,vediamo sfilare a oltre 20 nodi una mastodontica illuminatissima  “MSC CROCERE” che porta verso Nord il suo carico di vacanzieri ignari e festanti…
NOOO!!! Alle prime luci del giorno si va via,e di corsa,alla ricerca di una Grecia meno affollata ,meno turistica,menoFINTA!
Ce l’aveva detto il Portolano:la costa continentale è un ottimo rifugio in caso di mancanza di “spazio vitale”.


“FRITTOLE”
“Non ci resta che piangere” il film con Benigni e Troisi.
Dopo una notte di pioggia , loro due si ritrovano nel 1492,a Frittole,in aperta campagna: noi ??UGUALE !!
Da Santo Stefano, dopo sette miglia verso SE ,siamo approdati nel MEDIOEVO!!!!
Baia FTELIA: un fiordo naturale,esattamente al confine tra Grecia e Albania. NESSUNO !!!
Cioè,nessun turista,niente CASINO!!! Solo itticolture,greggi di pecore,MUCCHE(!!!)cani che ululano alla luna,il gallo che ti sveglia al mattino,gatti ,capre.Qualche baracca abitata da greci e due misere casette con la bandiera albanese ormai rosa pallido sull’altro lato della baia.STOP!
Può venire un uragano che la barca non si sposta:si entra fino in fondo al fiordo, dal lato greco , mi raccomando,e in 7 mt si fila l’ancora su un fondo di fango ottimo tenitore.Tutto intorno colline tondeggianti con poca erba rinsecchita e tanti sassi,ma anche boschetti verdissimi e incredibili “torbiere” habitat perfetto per gli aironi che ogni tanto si alzano in volo sopra al PaddyBoy.
All’interno del fiordo l’acqua è torbida,ma in cinque minuti ,con il tender si raggiungono le spiagge lungo il mare aperto:un PARADISO!!!
Acqua limpida e calda,sabbia e rocce,tanti pesci,tanto SILENZIO!
Un posto MAGICO!!!
Ci siamo stati benissimo per quattro giorni.Purtroppo la nostra cambusa di frutta e verdura fresca era ormai agli sgoccioli. Abbiamo ripreso il mare mercoledì 18 settembre .
Poche miglia verso W ed eccoci di nuovo nell’era moderna al Marina Gouvia:il solito “condominio” per barche.Che tristezza,ma abbiamo bisogno di cibo fresco e di internet.Questa è la realtà,ma niente ci impedisce di ripartire per un nuovo viaggio nel passato: ho già in mente almeno tre baie che saranno una vera sorpresa…
Via dalla pazza folla!!!

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