Il comandante ha finalmente pescato quattro bei
pesciotti(uno è riuscito a scappare) “alla traina”, tra Erikoussa e il golfo di
Avlaki.
Cena assicurata.
Non contento, il giorno dopo,con il tender e il motore
al minimo, si è fatto un giro del golfo di Avlaki . Ha preso una “lampuga” di
mezzo metro,ma anche questa è riuscita a “slamarsi” prima che il guadino la
acchiappasse definitivamente.
Pazienza..
Per cena ,però ,è arrivato un polpo sui tre etti.L’ha
catturato mentre io ero al supermarket: con me presente il piccoletto sarebbe
stato graziato all’istante…
In questi ultimi giorni stiamo affinando le tecniche di
cattura…ma senza grandi risultati.
Un “indigeno” ci ha istruito sulla pesca dell’”octopus”
con un’esca mai vista prima: è da provare!
12 settembre 2013
“ DEE”
Baia di Avlaki (CORFU’)
Siamo a cena da Adonis,Taverna Avlaki.
Il nostro PC ha appena ripreso a funzionare come si
deve: era ora…siamo sollevati e ci
stiamo gustando un ottimo moussaka …
Un signore con barba e pizzetto bianchi si avvicina al
nostro tavolo:” Siete voi che vivete a bordo della barca bianca ormeggiata qui
davanti?” ci chiede in inglese. “Si.Anche lei è uno skipper?”” No,no, sono solo
alla mia prima lezione di vela ,ma mi piace molto tutto il vostro mondo..”
Così conosciamo Derek ,Dee per gli amici,autentico
scozzese che però vive e lavora a Londra,in questi giorni in vacanza qui con la
moglie Julie Ann( che sarebbe poi Giuliana…)
Di una spontaneità unica,Dee ci invita al suo tavolo
dove conosciamo anche Justin e Irene,i loro amici irlandesi.
Si parla tantissimo,mi correggo,io parlo tantissimo e
Robi ascolta tantissimo…Ogni tanto si vede che perde il filo del discorso
probabilmente distratto dalla “fauna turistica locale”…
Veramente una piacevole serata che si conclude con
l’invito a bordo del Paddy Boy per il giorno dopo: i due “maschi” accettano
subito,mentre le signore ,tra risolini e cenni di diniego ,ci fanno capire che
per loro sarebbe troppo “avventuroso”.Le rassicuro: non partiremo per una
crociera dimostrativa,il Paddy Boy è all’ancora e lì rimane. Niente da fare!
E sia:il mattino seguente, Dee e Justin,che NON sa nuotare,dopo
un brevissimo tragitto in tender,salgono a bordo.
Sono curiosi e molto interessati a tutto. Dopo
un’oretta il loro verdetto è unanime: BEATI VOI…(!!!)
Ma,nel pomeriggio ,Julie Ann si fa coraggio:anche lei,
convinta da Dee,sale a bordo.Come non premiarla con una delle mie spille ??!
Alle 19.30 li aspetta il volo per Londra :ci regalano
una intera borsa della spesa piena di vari generi alimentari che loro non
possono portarsi in aereo!
Tanti anni
fa,quando Robi e io viaggiavamo in moto e tenda,anche noi regalavamo i
rimasugli della nostra ultima cambusa ad un altro motociclista appena arrivato…
Che ricordi…
Due giorni dopo mi arriva una mail da Dee:”Partiti da
Corfù sotto la pioggia. Arrivati a Londra sotto la pioggia.Ho ripreso a
lavorare il mattino dopo sotto la pioggia. Le previsioni danno “pioggia
incessante” per i prossimi giorni…E con
voi come va?”
Come faccio a rispondergli che qui abbiamo un sole
splendido con 30° e il mare intorno ai 28° che non usciresti mai dall’acqua??!!
La Tartaruga
Mi sto lentamente incamminando verso la mia tana nel
fitto della boscaglia,quando li vedo arrivare. I soliti turisti : arrivano con
il loro “gommino”,fanno quattro zompi in acqua, stanno fermi per un pò sdraiati al sole e poi se ne vanno.Niente di nuovo.
Me ne sto accucciata dietro questo tronco e aspetto che
si levino di torno…Li osservo: lei stile “tedesca di Germania”lui molto più
“marocchino”.Si lamentano della plastica che ha invaso la spiaggia: hanno
ragione! Qui davanti i vasconi degli allevamenti di orate sono una fonte
inesauribile di orrendi sacchi di plastica grigia che gli umani usano per il
mangime e poi “mollano” in mare senza farsi alcun problema.
Vedo che la signora bionda prende uno di quegli
ignobili sacconi e comincia a riempirlo
con le bottiglie di plastica che tappezzano la riva: buona idea! Un sacco non
basta. In pochi minuti ne riempie almeno quattro,ma dove li può mettere?? Tra i
cespugli dietro la spiaggia??? Ma scusi,madame,così libera l’arenile ma mi
inquina il bosco!!!Niente da fare,non mi sente…
Riprendo la mia lenta passeggiata.”Robiiiiii,una
tartarugaaaaaa!!!!!Prendi la macchina fotografica nel tender!!!!!”
Che fretta c’è,signora mia,sono una tartaruga,mica
“Speedy Gonzales”?!
La bionda si avvicina cauta e comincia a scattarmi le
prime foto,emozionatissima.Io mi fermo,non si sa mai che ‘sti due siano di quei
fanatici del WWF e che adesso comincino a mettermi anellini,codici a barre e
altre amenità di questo genere…
NOOOO signora ,NON mi tocchi,mi metta giuuuuu!!!!NOOO,NON
in acqua,non sono una “Caretta Caretta” sono una tartaruga di terra!!!!Ma non
li vede i documentari alla TV ?????
Va be’,dai,l’ultima foto ricordo gliela
concedo,dopotutto ha ripulito la mia spiaggia…
“DUE SCHIZE”
Giovedi sera,mentre Dee e signora partivano per
Londra,sul golfo di Avlaki si è abbattuto un sano “neverin” da NW. Ormai Robi
ed io andiamo” in automatico”: forse due minuti per infilare le cerate complete
di stivali e cintura salvagente.
Motore in moto e occhio al grippiale per vedere se
l’ancora rimane al suo posto: niente da fare! Sotto di noi praterie di
posidonia:l’ancora “ara” scalzata dalle onde ripide che in un baleno rendono la
baia un inferno…Stiamo andando in spiaggia: salpiamo l’ancora .Vado a prua per
ricuperare il grippiale che potrebbe finire nell’elica: OK,ce l’ho! Ci
spostiamo di una cinquantina di metri verso il largo e ri-filiamo l’ancora con
almeno 50 mt di catena:sotto di noi 7mt di fondale…Il vento cala ,il mare però
resta “cattivo”.Stiamo di guardia…Fa qualche goccia di pioggia,niente tuoni né
lampi:meglio!
I nuvoloni pieni d’acqua si muovono verso E: in quota
c’è ancòra un forte vento…Il mare si sta notevolmente calmando.CALDO!! Con le
cerate addosso si scoppia!!! Ecco la Luna,le stelle,niente più nuvole: tutto
finito!
“NEVERIN”: La solita mezz’oretta da brivido…
Santo Stefano
Nella baia di Avlaki con il NW si “balla”.Meglio “girar
el cantòn” e trovare un altro ridosso meno soggetto alla risacca.
Ci fermiamo a Santo Stefano,circa tre miglia
all’interno del Canale di Corfù ,tra l’isola e l’Albania.
Una baia piccolina con un grazioso paesaggio “corfiota”
fatto di elegati ville che punteggiano il verde della collina .Il lungomare
,disseminato di taverne e negozietti,ospita anche una numerosa colonia di OCHE
che ,inseme agli amatissimi gatti greci,si aggirano tra i tavoli dei turisti inglesi.
Filiamo l’ancora non troppo vicino alla spiaggia:c’è un
incessante via vai di barchini a noleggio e vorremmo evitare un incontro
ravvicinato…
Salutiamo con un cordiale”Good morning!” uno skipper
inglese che sta lasciando la baia.”Italiani!! Berlusconi!!!
Senioritas!!!Aiaii,Aiaii!!”
Ma si può????
Siamo a metà settembre
ma il bel sole e l’acqua a 27°richiamano ancòra un sacco di turisti e
…di barche!
Al mattino eravamo in tre: nel primo pomeriggio regnava
già un discreto CAOS con quindici barche alla fonda,di cui tre catamarani e un
mega motoscafo con luci blu sotto la spiaggia di poppa…
Alla sera sembrava di essere di nuovo a HVAR( !!!!)senza
però il frastuono delle discoteche: qui solo discreta,rilassante musica greca…
Un pensiero sorge spontaneo:”E se arrivasse un altro
“neverin” in una baia così piena a tappo???Sai che CASINO!!!!”
Mezzanotte:ancòra non riusciamo a dormire …
Improvvisamente ONDE!! Grandi,lunghe!!
MA DE CHE ????
Usciamo di corsa
in pozzetto:alle nostre spalle,quindi di poppa,vicinissima ,vediamo sfilare a
oltre 20 nodi una mastodontica illuminatissima
“MSC CROCERE” che porta verso Nord il suo carico di vacanzieri ignari e
festanti…
NOOO!!! Alle prime luci del giorno si va via,e di
corsa,alla ricerca di una Grecia meno affollata ,meno turistica,menoFINTA!
Ce l’aveva detto il Portolano:la costa continentale è
un ottimo rifugio in caso di mancanza di “spazio vitale”.
“FRITTOLE”
“Non ci resta che piangere” il film con Benigni e
Troisi.
Dopo una notte di pioggia , loro due si ritrovano nel
1492,a Frittole,in aperta campagna: noi ??UGUALE !!
Da Santo Stefano, dopo sette miglia verso SE ,siamo
approdati nel MEDIOEVO!!!!
Baia FTELIA: un fiordo naturale,esattamente al confine
tra Grecia e Albania. NESSUNO !!!
Cioè,nessun turista,niente CASINO!!! Solo
itticolture,greggi di pecore,MUCCHE(!!!)cani che ululano alla luna,il gallo che
ti sveglia al mattino,gatti ,capre.Qualche baracca abitata da greci e due
misere casette con la bandiera albanese ormai rosa pallido sull’altro lato
della baia.STOP!
Può venire un uragano che la barca non si sposta:si
entra fino in fondo al fiordo, dal lato greco , mi raccomando,e in 7 mt si fila
l’ancora su un fondo di fango ottimo tenitore.Tutto intorno colline
tondeggianti con poca erba rinsecchita e tanti sassi,ma anche boschetti
verdissimi e incredibili “torbiere” habitat perfetto per gli aironi che ogni
tanto si alzano in volo sopra al PaddyBoy.
All’interno del fiordo l’acqua è torbida,ma in cinque
minuti ,con il tender si raggiungono le spiagge lungo il mare aperto:un
PARADISO!!!
Acqua limpida e calda,sabbia e rocce,tanti pesci,tanto
SILENZIO!
Un posto MAGICO!!!
Ci siamo stati benissimo per quattro giorni.Purtroppo
la nostra cambusa di frutta e verdura fresca era ormai agli sgoccioli. Abbiamo
ripreso il mare mercoledì 18 settembre .
Poche miglia verso W ed eccoci di nuovo nell’era
moderna al Marina Gouvia:il solito “condominio” per barche.Che tristezza,ma
abbiamo bisogno di cibo fresco e di internet.Questa è la realtà,ma niente ci
impedisce di ripartire per un nuovo viaggio nel passato: ho già in mente almeno
tre baie che saranno una vera sorpresa…
Via dalla pazza folla!!!
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